Pubblicato il
9 gen 2012
9 gen 2012
European Flax: il lino europeo ha la sua firma
Pubblicato il
9 gen 2012
9 gen 2012
Era una delle ragioni d'essere della CELC (Confédération Européenne du Lin et du Chanvre, Confederazione Europea del Lino e della Canapa, ndr.), e adesso è cosa fatta: il lino europeo ora ha un suo brand. Chiamata European Flax, come vi abbiamo anticipato già il 25 ottobre, questa firma riservata alla fibra vegetale europea potrà diffondere la qualità del lino europeo su tutti i mercati.
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"European Flax mira a rafforzare la fibra europea nell'abbigliamento, nel lifestyle e nei tessuti tecnici", spiega Marie-Emmanuelle Belzung, segretaria generale della CELC. "Sarà la firma di tutte le nostre iniziative". Una novità alla quale si aggiunge il 'Club Master of Linen', che comprenderà una ventina di filature europee, che si riforniscono per il 98% in scorza di lino continentale, e di tessitori, produttori in Europa, che si riforniscono per almeno il 55% sul Vecchio Continente.
L'annuncio è stato dato in occasione dell'assemblea generale annuale della CELC, svoltasi a Parigi il 4 e 5 novembre. L’occasione per i professionisti del lino di dare il via alla seconda fase del loro piano di promozione su tre anni, Be Linen. Dopo un anno dedicato alla sensibilizzazione dei professionisti dell'abbigliamento, ora si punta al mercato del lifestyle. La pubblicità promozionale di Be Linen, premiata in numerosi festival, si dota così di una serie dedicata a questo settore (vedi il video).
"Be Linen risponde perfettamente alla sua ragione d'essere: incrementare velocemente la visibilità del lino", secondo Alain Camillieri, direttore della comunicazione della Confederazione, che annuncia per l'inizio del 1° trimestre 2012 la pubblicazione di un sito Internet dedicato. E non è tutto. Il CELC infatti, ha costituito il primo comitato scientifico europeo dedicato al lino. Dovrebbe anche essere prodotto un libro-oggetto, dedicato alla divulgazione del lino, oltre ad uno studio dedicato al settore e realizzato dall’IFM (Institut Français de la Mode).
Quanto al mercato internazionale, per il quale gli aderenti alla CELC producono il 70% del lino mondiale, esso resta un forte vettore d'espansione. "I nostri partner cinesi si sono impegnati con un budget di 400.000 dollari per la promozione locale del lino nel 2012", puntualizza Alain Blosseville, presidente della promozione. "E in Giappone, anche se il mercato ha perso un po' di velocità, abbiamo realizzato una partnership per rilanciare il consumo locale". E' però già pronta un'altra pista. "C'è l'India, che è sempre più interessata al lino", precisa il presidente. "Ma questo avverrà in una fase successiva. E allora potremo prendere in considerazione, perché no, un programma Be Linen Asia".
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