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Ansa
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Pubblicato il
25 lug 2010
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Ennio Capasa e Ovs Industry lanciano Eequal, linea "democratica" per uomo e donna
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25 lug 2010
25 lug 2010
MILANO, 23 LUG - Come è chic la grande catena d'abbigliamento! Si rassegnino i big della moda: ormai griffate lussuosamente dalla testa ai piedi vanno in giro solo le russe, le arabe e le cinesi, ma ancora per poco. Presto anche molte di loro capiranno che le firme vanno bene, ma con moderazione e a giusti prezzi.
Stefano Beraldo (sin) ed Ennio Capasa presentano Eequal |
Il fenomeno si chiama da 'mercato maturo' e significa che la signora europea, e anche quella americana, non disdegna affatto i marchi famosi ma li piazza parsimoniosamente e astutamente (e divertendosi) in mezzo a un mix creativo scovato tra catene low cost, negozi vintage, acquisti su internet e - le più raffinate - magari tra qualche capo su misura di giovani designer. Così è, ed è meglio che lo capiscano tutti in fretta.
Ovs Industry l'ha capito, e l'ha capito soprattutto una griffe di tendenza come Costume National, di Ennio e Carlo Capasa. Insieme hanno fatto il grande balzo, il primo di questo genere in Italia, dando vita a una nuova linea per uomo e donna, che si chiama E= (Eequal) e debutterà il prossimo marzo in 120 dei 500 negozi della catena Ovs che, negli ultimi tre anni, si è sviluppata molto anche all'estero (70 negozi, da Dubai a Shangai...).
Stefano Beraldo, amministratore delegato del gruppo Coin, cui Ovs appartiene, oggi ha spiegato che la scelta è innovativa: non si tratta di far fare qualche collezione carina allo stilista famoso di turno (esperienza già vista in alcune note grandi catene straniere) ma di creare un vero e proprio nuovo segmento moda, che avrà prezzi sempre 'equi' (del 30% superiori a quelli medi di Ovs) e prodotti molto creativi e di qualità, con un proprio corner di 40-50 mq all'interno del negozio Ovs.
Se proprio si vuole fare un paragone si può pensare all'esperienza della stilista tedesca Jil Sander che disegna J+ per la catena giapponese Uniqlo. Nel caso italiano, il progetto toccherà subito 120 negozi, presto 150 e poi via via gli altri. La previsione è di fare, con le prime due collezioni, un fatturato di 20-30 milioni di euro, tanto per iniziare.
Ovs non è nuova a questa impostazione. Ha già molto successo la linea Baby Angel by Elio Fiorucci, diffusa in oltre 400 corner dedicati in altrettanti negozi della catena: partita nel 2007, la griffe dell'angelo oggi è una vera collezione d'abbigliamento per giovani dalle superiori all'università, ha chiuso il 2009 con ricavi per 34 milioni di euro e a fine 2010 arriverà a quota 40 milioni.
Ennio Capasa, il creativo, e Carlo, il fratello amministratore, sono entusiasti della nuova partnership con Ovs Industry per questo "progetto di moda democratica". Perché, "chi crea moda - spiega Ennio - vorrebbe vederla addosso a tutti coloro che la amano, soprattutto alle nuove generazioni, che sono le più innovative ma anche quelle con meno disponibilità economiche".
Ad aiutare la nuova avventura (ben 8 collezioni l'anno) c'é un ritorno dello stile primi Anni 90, quelli del minimalismo, dell'essenzialità, quelli dove diedero il meglio nomi come Helmut Lang, Jil Sander ed Ennio Capasa appunto. E chissà che questo fenomeno non aiuti a vedere un ritorno di buon gusto in giro per le strade.
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