El Naturalista punta su corner, shop-in-shop e le capsule con Dani Garcia

Di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il
4 ott 2012

Nato nel 2001, il marchio spagnolo di calzature e accessori continua ad espandersi grazie ai suoi prodotti sempre attenti all'ambiente e alla sostenibilità. In Italia dal 2005, con una rete commerciale di circa 300 clienti multimarca che copre il 90% della nazione italiana, El Naturalista è diffuso in negozi di abbigliamento e calzature con una spiccata propensione per la vendita di prodotti ecologici.

“Per realizzare le colorazioni delle nostre scarpe e le nostre materie prime non si utilizzano sostanze tossiche”, dice a FashionMag.com Giuseppe Mazzoni, responsabile commerciale per l'Italia del marchio di Pamplona. “I pellami sono trattati con una concia vegetale a bassissimo tenore di cromo, le tomaie puntano a comodità di calzata con plantari estraibili, i fondi sono tutti in gomma riciclata, caucciù o sughero; la nostra filosofia è infatti quella del rispetto dell'ambiente e delle persone unita alla ricerca del massimo comfort”.

Il fatturato del marchio di calzature iberico nel 2012 sarà stabile, dopo però che “nel 2010 e nel 2011 eravamo cresciuti a ritmi di un 40% l'anno”, tiene a precisare Mazzoni. Il dato è generato per il 10% in Spagna (cresciuta del 17% quest'anno), il 90% invece è ottenuto all'estero negli oltre 40 Paesi in cui El Naturalista è distribuito nel mondo (non solo tutta l'Europa, ma anche USA, Canada, Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Australia, fra gli altri). L'Italia è il suo terzo mercato in assoluto, dopo Germania e Francia e nel nostro Paese, dove il brand possiede uffici e uno showroom di 100 mq a Prato, il fatturato generato nel 2012 dovrebbe assestarsi su poco più di 4 milioni di euro, a sentire Mazzoni, dato in crescita del 15% rispetto all'anno precedente.

“Il fatturato del 2012 come minimo ripeterà sicuramente quello ottenuto nel 2011, che fu di 37 milioni di euro”, si inserisce Juan De La Peña, Direttore Commerciale Mondo, uno dei tre fratelli che hanno fondato El Naturalista. “Mentre la previsione per il 2013 è di riuscire a crescere ancora. Comunque, noi non siamo focalizzati sull'aprire negozi monobrand, ma bensì dei corner e degli shop-in-shop. Almeno 5 in importanti location di ogni nazione in cui siamo diffusi, circa 30-40 in tutta Europa all'anno”, puntualizza l'imprenditore spagnolo.

“E siccome la nostra filosofia, che abbiamo chiamato 'We believe in people', si basa sul rispetto per l'ambiente e per le persone, oltre che sulla comodità della calzata, vogliamo collaborare con persone straordinarie e innovative che possano ispirare altri individui ad esprimere le loro qualità. Abbiamo quindi pensato di creare 5 capsule collection ispirate ad altrettanti piatti realizzati dallo chef bi-stellato Michelin Dani Garcia. Lui è un innovatore che utilizza materie prime di grande qualità, proprio come noi”, dice De La Peña.

Riunite sotto il nome di progetto di “Delishoes! by Dani Garcia”, le capsule di calzature si chiamano 'Croche' (ispirata dai lavori all'uncinetto, l'immagine dominante nel ristorante “Calima” gestito dallo chef nato a Marbella), 'Contradiction' (riferita alla sua cucina strutturata sui contrasti), 'Camaron' (ispirata all'omelette di scampi “tortilla de camarones cristal”, famosa ricetta del cuoco riprodotta sulla suola delle scarpe), 'Torcal' (riferita alle particolari rocce della riserva naturale Torcal de Antequera che a loro volta hanno ispirato a Garcia un dessert) e infine 'Believer' (nella quale vengono decostruite le forme tradizionali di ballerine ed espadrillas in pieno stile Garcia/cucina molecolare).

Inoltre, il brand iberico è sempre impegnato nei 4 progetti di beneficenza equo-solidale che ha avviato. E' già stata costruita una scuola in Perù e proseguono i progetti in Tanzania, Giappone ed Haiti. Nella nazione centroamericana El Naturalista ha regalato più di 9.000 paia di scarpe e donato 200.000 Euro solo nell'ultimo anno. Da pochi giorni è anche disponibile la app di El Naturalista per iPhone dove ampio risalto è dato a queste iniziative benefiche.

Gianluca Bolelli