7 giu 2017
Eden Park continua a crescere, arrivando a un fatturato 2016 di 60 milioni di euro
7 giu 2017
Nell’anno del suo trentennale d’esistenza, il marchio transalpino di rugbywear Eden Park consolida la sua crescita registrando un fatturato 2016 di 60 milioni di euro, di cui 9,4 milioni provenienti dalle esportazioni. Il network distributivo può contare su una presenza capillare del marchio sul territorio francese con 46 shop monomarca, 267 rivenditori autorizzati e 46 punti vendita presenti nei più importanti department store transalpini. Grande attenzione anche al mercato estero, con una distribuzione in 190 punti vendita in 34 Paesi, principalmente in Algeria, Belgio, Singapore, Canada, Egitto, Italia, Qatar, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica, Spagna, Svizzera, Marocco, Regno Unito, Taiwan.
Nel 2016 i ricavi maggiori sono arrivati dall’Africa (31%), seguita dall’Europa (28%), dal bacino mediorientale (22%) e dall’Asia (8%), seguita dagli altri mercati (11%). L’azienda, che deve al suo nome al glorioso tempio del rugby di Auckland in Nuova Zelanda, ha come obiettivo a breve termine di espandersi in maniera importante in mercati valutati come zone strategiche per la propria crescita: dal Sud-Est asiatico al Medio Oriente, dai Paesi africani di lingua inglese fino all’Europa settentrionale.
L’heritage di Eden Park s’intreccia con il mondo del rugby, in particolare con la partita del 19 aprile 1987 in cui Franck Mesnel – il capitano del Racing Club de France – insieme ai suoi compagni, decidono di giocare il match decisivo per la stagione con giacche e papillon rosa, nel segno dell’anticonformismo. Da qui nasce l’idea del brand, con l’ex capitano del team che oggi ne è il CEO e lo spirito creativo. La mission odierna di Eden Park è quella di portare nel mondo il know-how e lo stile francese unito ai valori morali del rugby, proponendo uno stile sportivo ma elegante, urban ma anche country.
Il marchio francese di sportswear chic ispirato allo stile del rugby nell’ultimo anno ha inaugurato una boutique di 75 metri quadri nel mall “City Walk” di Dubai, suo secondo negozio nell’Emirato, ma soprattutto ha puntato su aperture di spazi negli aeroporti dell’Africa, partendo con un corner nel terminal Félix Houphouet Boigny di Abidjan, in Costa d’Avorio, che è stato seguito da 6 aperture simili negli aeroporti di Dakar, Marrakech, Lagos, Il Cairo, Alessandria e Nairobi. Quindi, ha inaugurato altri punti vendita monomarca a Setif e Orano in Algeria, Rabat in Marocco e Saint-Denis sull’isola della Réunion.
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