Il Regno di Mezzo si piazza in testa alla prima classifica dei mercati emergenti redatta dallo studio AT Kearney. Il Paese asiatico sopravanza il Brasile, la Russia, il Cile e il Messico. Lo studio mostra inoltre che i marchi privilegiano più che mai il web per testare questi mercati, prima di aprirvi delle boutique.

Con 23 miliardi di dollari di vendite e una crescita del 29% attesa nei prossimi cinque anni, il posizionamento della Cina in testa alla classifica non costituisce una grande sorpresa. Lo studio evidenzia tuttavia ancora una volta l'attaccamento dei cinesi alle vendite on-line di elettronica e soprattutto di abbigliamento. Il mercato tuttavia resterebbe piuttosto frenato.

"L’infrastruttura della Cina impedisce la piena realizzazione del potenziale nell'e-commerce del Paese", dice Mike Moriarty, co-autore del rapporto. "Le infrastrutture per le consegne cambiano al di fuori dei centri metropolitani, e inibiscono l'efficacia negli ultimi chilometri della consegna dei prodotti comprati on-line".

Il Brasile arriva in seconda posizione, forte di 10,6 miliardi di dollari di vendite e una crescita prevista del 12% in cinque anni. Un mercato dove resta comunque molto da fare sul versante dell'abbigliamento, con i brasiliani che privilegiano sempre ampiamente la concretezza dell'esperienza shopping quando si tratta di vestirsi.

Con 9,1 miliardi di dollari, la Russia sale sull'ultimo gradino del podio, anche in questo caso con una crescita inattesa del 12% nei prossimi cinque anni. Uno sviluppo che verosimilmente passerà in larga parte attraverso l'm-commerce: i russi possiedono in media 1,8 telefoni cellulari a persona.

Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)