Ansa
20 giu 2016
Dolce&Gabbana, musica per millennials
Ansa
20 giu 2016
Prima hanno sdoganato le blogger, ora Dolce & Gabbana scommettano sui millennials, invitati in prima fila alla loro sfilata: ragazzi come il 21enne Cameron Dallas, con i suoi 4.7 milioni di followers su Youtube, i 9.4 milioni di Vine e i 12.3 milioni di Instagram, capaci di attirare centinaia di ragazzine e bloccare il traffico del sabato milanese. "Sono loro il nuovo star system", spiegano i due stilisti, convinti che sia sempre necessario "affacciarsi a un mondo nuovo senza pregiudizi".
Questi giovanissimi che vivono con lo smartphone in mano come Austin Butler, 24enne californiano star delle serie 'Le cronache di Narnia' e 'Arrow', ma anche come i bellissimi Gabriel, figlio di Daniel Day Lewis, Lucas, figlio di Mick Jagger, e Brandon, figlio di Pamela Anderson e Tommy Lee, "sono attratti dal sartoriale, ma non sanno che anche una camicia-pigiama può esserlo, per loro è tutto nuovo". Ecco quindi che in passerella, su cui sfilano Presley, figlio di Cindy Crawford, e Rafferty, figlio di Jude Law, "non ci sono solo abiti, ma un modo di comunicare", che passa attraverso la musica "che non ha tempo e non ha età".
Così se il punto di partenza è un immaginario ricordo di una gioventù palermitana, con un concerto jazz blues in un ambiente siculo tropicale, all'ombra delle palme del giardino della Favorita, poi tutto si mescola in maniera spontanea, quasi naif, come fanno i ragazzi di oggi, tanto per la strada quanto nei video che postano online. Ad aprire e accompagnare la sfilata la performance della jazz band americana The Hot Sardines, ma il jazz è solo uno degli stili che hanno ispirato la collezione. Ed è la musica in tutte le sue forme la stampa ricorrente su bomber e blouson di seta, pantaloni pigiama, caftani e T-shirt. Sono trombe, sax, pianoforti, scene di ballo, ma anche scritte che dicono 'salsa', 'cha cha cha' e che si mescolano alla luce dei ricami e a motivi di palme e di ananas.
C'è tutta una parte in bianco e nero e poi un'esplosione di ori del Barocco siciliano e di rossi accessi. Ci sono tante giacche da sera, tutte luccicanti di sfolgoranti ricami di strumenti musicali, portate con le cuffie giganti e i pantaloni stretti fermi sopra la caviglia, ma c'è anche una parte sportiva fatta di bomber, sneakers dorate, shorts stampati, T-shirt cartolina, giubbini da baseball e felpe ricamate. C'è anche la Palermo un po' africana delle tuniche e dei caftani, ma con stampe animalier o musicali, che convive con il ghetto blaster tanto caro all'hip hop.
E' tutto un mondo che si mischia, come fanno i giovani di oggi: "Questa è una generazione nuova che sfugge a tutti, la loro - spiegano Dolce e Gabbana - è un'estetica nuova, ma se il mondo va in quella direzione bisogna adeguarsi: nell'uomo è in atto una rivoluzione, è finito il momento del calciatore, oggi i millennials sono i nuovi idoli". Niente di cui aver paura: "Anche a noi agli inizi - ricordano i due - dicevano sempre 'ma cosa fate? ai nostri tempi..', noi invece siamo convinti che si debba sempre accettare il cambiamento". E brindare al nuovo che avanza, per la strada e sui social, invitando a fine sfilata tutto il pubblico a festeggiare in passerella, con la band che suona, i coriandoli dorati, gli stilisti che versano da bere ai loro ospiti.
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