Di
Adnkronos
Adnkronos
Pubblicato il
24 ott 2010
24 ott 2010
Da Brooks Brothers a Saks, quando lo shopping a New York 'parla' italiano
Di
Adnkronos
Adnkronos
Pubblicato il
24 ott 2010
24 ott 2010
New York, 24 ott. (Ign) - Con l'ultima mossa del patron di Tod's Diego Della Valle, che è diventato socio di maggioranza di Saks, marchio dei lussuosi quanto storici grandi magazzini americani, un'altra importante mecca del turismo degli acquisti passa nelle mani di imprenditori italiani.
Fu John Brooks, presidente della maison statunitense, a notare, mentre assisteva a una partita di Polo in Inghilterra, come le punte del colletto fossero fissate alla camicia con due bottoncini d’oro, per impedire che sventolassero sul viso dei giocatori. Traendo ispirazione da questa esperienza, egli fece realizzare le prime camicie button-down, che da allora sono entrate a far parte a pieno titolo del pantheon della moda maschile. |
Era il 2001 quando la Brooks Brothers, che produce le camicie 'button down' più famose al mondo oltre a linee di abbigliamento maschile e femminile, veniva acquistata dalla famiglia Del Vecchio attraverso la Retail Brand Alliance. L'antica catena, fondata nel 1818 a Manhattan da Henry Sands Brooks, è stata acquisita da Claudio Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica Leonardo, che l'ha comprata dalla britannica Mark & Spencer, catena di grandi magazzini proprietaria della società dal 1988. Così, il mitico marchio americano, simbolo di eleganza e classe, indossato dai presidenti Usa e dalle celebrità, da allora 'parla' italiano.
E' di questi giorni, invece, la notizia della mossa dell'impero Della Valle: la partecipazione al 19% nella catena di grandi magazzini Saks, una quota che lo rende primo azionista. "La partecipazione in Saks è una grande opportunità - afferma Della Valle con una punta d'orgoglio al 'Sole 24 Ore' - Saks, infatti è un marchio storico nel settore del lusso con 45 negozi sparsi nei posti più suggestivi degli Stati Uniti, e con enormi potenzialità di sviluppo". Ma al di là dell'affare c'è anche un risvolto sentimentale. "Da ragazzino, quando andavo a New York - spiega - in quel grande magazzino sulla Quinta Strada ci entravo quasi tutti i giorni ed era sempre una grande gioia. Oggi come allora per me Saks è un pezzo d'America. Non nascondo che mi piace l'idea di esserne diventato il principale azionista".
Copyright © 2024 AdnKronos. All rights reserved.