15 mar 2012
Cruciani C: dal cashmere al macramé, progetto in crescita
15 mar 2012
Dal cachemire al macramé, il passo poteva sembrare inconsueto, ma si è dimostrato vincente. Forse perché fatto dalla famiglia Caprai, certo conosciuta per l’esclusiva produzione di capi in cashmere firmati Cruciani, ma anche e prima di tutto nota per la lunga tradizione nella produzione di corredi e biancheria per la casa. Il gruppo tessile Arnaldo Caprai inizio’, infatti, la sua attività nel 1955 e, negli anni 70, passo’ anche ai manufatti in merletto. Ed è cosi’ che Luca Caprai, forte dell’eredità e dell’esperienza dell’azienda del padre, ha avuto un’idea che sta dando risultati incredibili. I bracciali in pizzo macramè, sul mercato da agosto 2011, hanno infatti fatto portato il fatturato Cruciani ad una crescita del 25%, con due milioni di pezzi venduti per un valore di 4,5 milioni di euro in soli sei mesi.
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In occasione della 81° edizione di Pitti Immagine Uomo, Cruciani ha lanciato ufficialmente la seconda fase del progetto legato ai bracciali in pizzo tramite la presentazione di un “concept store” modulare, progettato dall’Architetto Marcello Pianosi, per sviluppare nel medio termine un proprio network retail. Il titolare Luca Caprai ha spiegato a FashionMag.com che, dopo aver conquistato Italia, Cina e Giappone, l’azienda ha ricevuto richieste da tutto il mondo e, entro aprile, verranno aperti dieci negozi Cruciani C a Madrid, Hong Kong, Chengdu, Palma de Maiorca (Porto Portal), Seoul, New York, Verona, Shanghai e Abu Dhabi. In “lista d’attesa” vi sono poi richieste per altri 575 tra corner e shop in shop, anche da parte di 2 grandi gruppi stranieri.
I braccialetti esposti all'interno del concept Cruciani C - Foto di Filippo Lenzi, Immaginiinvideo |
Poche settimane è circolata la voce di un possibile interesse d'acquisto della Cruciani C arrivata sotto forma di una richiesta di appuntamento con patto di riservatezza da parte di una delle maggiori banche cinesi. L'imprenditore Luca Caprai, che è stato molto in Cina in questi mesi per chiudere rapporti con vari gruppi per la distribuzione dei braccialetti, poichè il progetto prevede l'apertura di centinaia di punti vendita nel mondo, per ora non commenta e non smentisce il rumor.
L'azienda umbra Cruciani ha chiuso il 2011 con un fatturato in crescita del 25%, superando i 19 milioni di euro. Il 2010 aveva già chiuso mettendo a segno un +30% sul 2009 e, per l'anno in corso, l'obiettivo è di arrivare a 21,5 milioni di euro. Questi risultati sono realizzati per il 30% in Italia, il 65% all'estero, con Cina, Russia ed Ex Unione Sovietica in testa.
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