Crocs: il modello classico non è più protetto all’interno dell’Unione Europea

La Corte di Giustizia europea ha promulgato mercoledì una decisione che annulla la protezione concessa nell’Unione Europea alle famose calzature in plastica del marchio Crocs, che non potrà quindi più invocarla per opporsi alla commercializzazione di modelli simili da parte dei suoi concorrenti nel mercato unico.

La decisione, presa dal Tribunale della Corte di Giustizia dell'UE (CJUE), riguarda il modello più noto del marchio americano, lo zoccolo casual il cui confort si basa sull’adozione di un materiale flessibile.
 
Questo modello era stato registrato nel 2005 all’interno dell’Unione Europea dall’Ufficio della UE per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), ma Crocs ne rivendica la paternità dal 28 maggio 2004, data del deposito di una domanda di brevetto negli Stati Uniti.

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L’azienda statunitense aveva quindi cercato di vietare la commercializzazione di modelli simili venduti da società concorrenti.
 
Ma una di esse, la francese Gifi Diffusion, ha presentato nel 2013 un'azione di nullità presso l'EUIPO, affermando che il modello di Crocs era stato "reso pubblico" molto prima che fosse registrato.
 
Ora, secondo le regole europee, la registrazione di un modello può essere annullata se è stata resa pubblica dal suo titolare prima di un "periodo di 12 mesi precedente" la data di deposito o di priorità rivendicata, vale a dire, in questo caso 12 mesi prima del 28 maggio 2004.
 
Gifi Diffusion sostiene che il modello in questione sia stato messo in vendita e visualizzato sul sito Internet di Crocs, ma anche presentato durante una fiera in Florida prima del 28 maggio 2003, fatto che il marchio americano non contesta.
 
Nel 2016, l'EUIPO aveva dato ragione all’azienda francese e ha annullato la registrazione del modello; una decisione confermata dal Tribunale mercoledì.
 
Nel 2017 Crocs ha ottenuto un fatturato di 1,023 miliardi di dollari (834 milioni di euro), per un calo dell’1,7% a cambi costanti. Le sue vendite in Europa nei diversi segmenti di prodotto sono arrivate a 172 milioni di dollari (139 milioni di euro). Il marchio controlla 86 punti vendita monomarca nel Vecchio Continente.