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23 nov 2008
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Crisi Economica: Sistema moda presenta documento al governo

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Adnkronos
Pubblicato il
23 nov 2008

Milano, 22 nov.- Michele Tronconi, Vice-Presidente vicario di Sistema Moda Italia, ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del settore tessile-abbigliamento-moda Sergio Spiller, Segretario generale aggiunto Femca-Cisl, Valeria Fedeli, Segretario generale Filtea-Cgil, Pasquale Rossetti, Segretario generale Uilta-Uil, hanno sottoscritto un documento congiunto di politica economica da presentare al Governo italiano e alla Commissione europea per le competenze di merito.



''Imprese e sindacati del tessile-abbigliamento-moda - ha dichiarato Michele Tronconi, Vice-Presidente vicario di Sistema Moda Italia -, riconfermando una tradizione di relazioni sindacali di confronto e di attenzione all'interesse piu' generale del settore, sanno farsi carico, ancora una volta, della responsabilita' di indicare soluzioni unitarie e condivise a sostegno della propria industria e dell'intera economia''.

Nella premessa si ricorda che: ''il solo tessile-abbigliamento nel suo perimetro industriale esprime oltre 54 miliardi di euro di fatturato, di cui 28 miliardi esportati, con un saldo commerciale positivo di oltre 10 miliardi, piu' di 58.000 imprese con circa 513.000 addetti (dati 2007). Queste cifre diventano ancora piu' rilevanti quando l'analisi si estende all'intera filiera moda: il fatturato consolidato raggiunge quasi 70 miliardi, le esportazioni superano 38 miliardi e l'occupazione nella sola componente manifatturiera si attesta a 757 mila unita'. Con questi numeri il Sistema Moda e' secondo solo all'aggregato dell'industria metalmeccanica per contributo all'economia manifatturiera''.

A partire da questa rilevanza per l'economia del Paese, riprendendo, nelle linee essenziali, anche le proposte recentemente elaborate da SMI, i firmatari chiedono che vengano adottate con urgenza misure di stimolo selettivo ai consumi e di sostegno alla capacita' produttiva delle imprese del Sistema Moda e provvedimenti di potenziamento, anche temporaneo, degli ammortizzatorisociali e della formazione professionale.

Tra le misure di stimolo selettivo ai consumi, vengono indicate: la ''rigenerazione della moda'', tramite il recupero dell'abbigliamento usato come facilitazione per l'acquisto di capi nuovi; la deducibilita' fiscale per le spese di abbigliamento per l'infanzia, via ''scontrino Parlante''; la proposta di ''rigenerazionedelle strutture di accoglienza turistica'', volta all'incentivazione fiscale degli acquisti di prodotti tessili per la ristrutturazione -ammodernamento delle strutture turistico-alberghiere.

La riqualificazione della domanda pubblica di prodotti del tessile abbigliamento e accessori, in modo da incentivare l'innovazione tecnologica e di prodotto. Le misure di agevolazione fiscale per i prodotti che attestano il rispetto delle norme eco-tossicologiche europee e degli standard sociali, in particolare in materia di salute e sicurezza del lavoro.

Per il sostegno alla capacita' produttiva delle imprese del Sistema Moda, si indicano: misure che agevolino il creditoa favore delle PMI, per esempio, attraverso il consolidamento dei debiti a breve, ma anche tramite nuovi strumenti che siano in grado digarantire l'accesso alle diverse forme di finanziamento rese disponibili dal mercato finanziario; la valorizzazione del lavoro femminile (oltre il 65% dell'occupazione del settore).

E poi nuove norme nel campo del mercato dell'energia che riallineino alla media europea i costi di approvvigionamento per il settore; la valorizzazione dell'innovazione tipica del settore, consistente nella realizzazione di campionari e collezioni, tramite la concessione anche per tali attivita' del credito di imposta e delle altre incentivazioni all'innovazione; il rifinanziamento, nell'ambito di Industria 2015, del programma di ricerca industriale ''le nuove tecnologie per il made in Italy'', dedicando maggiore attenzione alle risorse riservate alle PMI e prevedendo una riserva di fondi da destinare al settori del Sistema Moda.

All'Europa, in particolare, SMI indica come obiettivo prioritario ''la difesa e la valorizzazione della qualita' delle produzioni italiane e la tutela della trasparenza del commercio internazionale con regole eque e di reciprocita' a vantaggio dei consumatori, a partire dalla marcatura d'origine e della conseguente tracciabilita' dei prodotti. Nei prossimi giorni il documento verra' sottoposto anche all'attenzione delle rappresentanze imprenditoriali esindacali dell'industria moda-persona per poi andare al confronto con i Ministri e le Istituzioni competenti.

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