30 dic 2015
Cotone: l’OMC concorda sul rimborso fiscale per i Paesi emergenti
30 dic 2015
Riunendo in Kenya i 162 Ministri del Commercio dei suoi stati membri, l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) ha raggiunto accordi solo su un numero limitato di temi. I suoi membri hanno comunque approvato la detassazione del cotone prodotto di Paesi in via di sviluppo.
Una misura che si applicherà principalmente alle nazioni dell'Africa subsahariana. Queste potranno esportare, esenti da royalty, il loro cotone e i prodotti a base di cotone. Inoltre, esse non dovranno piegarsi alle quote contingentate di esportazione verso i Paesi sviluppati o i Paesi in sviluppo non produttori della materia prima bianca. I ministri hanno poi concordato sulla fine delle sovvenzioni al cotone delle nazioni sviluppate e in sviluppo a partire dal 2017.
Le importazioni globali di cotone dovrebbero diminuire del 3%, a 7,4 miliardi di tonnellate, nella stagione 2015-16. E' quanto anticipa l’International Cotton Advisory Committee (ICAC), che per questa previsione si è basato sul nuovo rallentamento dei consumi registrato. E questa flessione non sarà priva di conseguenze per la produzione mondiale.
Quest'ultima dovrebbe calare del 12%, a 23,1 milioni di tonnellate, nell'anno in corso. Problema: questo livello sarà inferiore alla domanda, stimata essere superiore agli 1,3 milioni di tonnellate. E il calo interesserà tutti i principali produttori, dall'India (-4%), alla Cina (-19%), passando per gli Stati Uniti (-18%), il Pakistan e il Brasile. Nella stagione è dunque atteso un incremento dei prezzi.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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