Con 15.000 tonnellate di cotone organico utilizzate nel 2010, il gruppo svedese si piazza in testa alla classifica degli utilizzatori di questa materia prima, secondo il Global Sustainable Textiles Market Reports.

Al quinto posto della classifica nel 2009, l'azienda questa volta si è issata in prima posizione davanti a C&A, Nike, Zara, Greensource, Anvil Knitwear, Target, Disney e Otto Group. Degna di nota l'uscita di Adidas e Walmart dalla classifica.

H&M inverno 2011/2012

«Le linee fun e style concepite secondo criteri ecologici da H&M non hanno trovato riscontro solo presso i consumatori», spiega LaRhea Pepper, direttore generale di Textile Exchange, «perché l'azienda si è impegnata nel lungo termine anche per la creazione di una moda più sostenibile».

Un impegno che è culminato nel mese di aprile nel lancio della linea “Conscious”, la primissima offerta interamente eco-responsabile di H&M. In effetti il gruppo intende d'ora in poi utilizzare solamente del cotone equo-solidale da qui al 2020. A tal fine, insieme ad altri grandi gruppi come Gap e Adidas, il colosso scandinavo della fast fashion si è inserito nel 2004 nella 'Better Cotton Initiative', che sostiene 68.000 agricoltori nella loro conversione all'eco-responsabilità.

In un anno, H&M ha visto passare la propria rete da 2.066 a 2.306 punti vendita. Presente su una quarantina di mercati, l’azienda ha realizzato circa 12 miliardi di euro di giro d'affari nel 2010.

Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)