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Reuters API
Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
28 mag 2018
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Clarks ricollocherà una parte della sua produzione in Gran Bretagna

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Reuters API
Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
28 mag 2018

Il marchio britannico di calzature Clarks rilancia una produzione su larga scala nel Regno Unito per la prima volta dopo più di dieci anni. Un nuovo laboratorio nel sud-ovest dell’Inghilterra riprenderà infatti a produrre il “Desert Boot”, affiancandosi alle fabbriche che il brand possiede in Vietnam e in India.

Un "Desert Boot" Clarks in pelle color castagna - Instagram: @clarksoriginals


Fondato 193 anni fa, Clarks è distribuito in oltre 90 nazioni. Secondo il marchio britannico, questa nuova unità produttiva situata in prossimità della sua sede sociale a Street, nel Somerset, sarà capace di produrre 300.000 paia di “Desert Boots” all'anno con tempi di consegna più brevi.
 
L’ultima fabbrica di Clarks in UK si trovava nel nord-ovest dell’Inghilterra ed è stata chiusa nel 2006 dopo la delocalizzazione della produzione nell’Asia dell’Est.

La ripresa della produzione in Gran Bretagna è significativa e riflette l’aumento della domanda di scarpe “Made in Britain” all’estero.
 
Il nuovo impianto si aggiungerà agli altri attuali fornitori di Clarks e permetterà di avere tempi di risposta più rapidi per adattarsi meglio alle tendenze in continua evoluzione. “Abbiamo preso questa decisione per avere l’opportunità di collocare un'unità produttiva geograficamente vicina al nostro mercato di vendita”, ha spiegato il direttore esecutivo di Clarks, Mike Shearwood. La produzione dovrebbe cominciare nelle prossime settimane.
 
Il declino dell’industria della calzatura in Gran Bretagna è cominciato negli anni ‘60 del Novecento ed è rapidamente cresciuto negli anni ‘80 e ‘90, a causa dell’importazione di prodotti meno costosi provenienti da Paesi dai ridotti costi di manodopera, ma anche in ragione della crescente popolarità della scarpa da basket come articolo fashion.
 
La produzione annuale del Regno Unito ha raggiunto i 180 milioni di paia a metà anni ‘80, contro i soli 6,5 milioni di paia di oggi, nonostante una crescita del 30% dal 2008, secondo le cifre della Federazione Britannica della Calzatura. Circa 30 fabbriche produrrebbero ancora calzature nel Regno Unito, il 60% delle quali vengono vendute all’estero.
 
Mike Shearwood, ex patron del marchio Karen Millen, è entrato in Clarks come CEO nel 2016, e ha dichiarato che questa nuova fabbrica da 3,4 milioni di euro combina tecnologie assistite da un’intelligenza artificiale e una manodopera umana qualificata. 80 posti di lavoro sono stati creati. “Ci siamo orientati verso il settore dell’automobile e dell’aviazione, e abbiamo utilizzato alcune nostre tecnologie per modificare drasticamente il nostro modo di produrre scarpe”, ha detto Mike Shearwood all’agenzia Reuters.
 
E se questo stabilimento-pilota di Street funzionerà bene, altre unità produttive potrebbero essere aperte nel mondo.
 
Mike Shearwood sta cercando di mettere in atto una nuova strategia per questa azienda familiare, incentrata sull’aumento dei prezzi medi di vendita e sullo sviluppo della sua presenza digitale.
 
I risultati finanziari di Clarks per il 2017/18 mostravano un risultato operativo in calo del 29%, a 42,5 milioni di sterline (48,44 milioni di euro), con un fatturato in contrazione del 7%, a 1,54 miliardi di sterline (1,75 miliardi di euro). Nel periodo, il marchio ha venduto 47,6 milioni di paia di scarpe in 1.514 negozi.
 
“Il contesto del settore è sempre difficile per tutti, con costi in perpetuo aumento ed aspettative dei clienti che sono cambiate”, si è giustificata l’azienda.

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