Christopher Kane di nuovo al suo meglio, grazie al sesso
Un gradito ritorno quello di Christopher Kane. La sua principale ispirazione può non esser stata una delle più originali, però ha fornito l'impulso per creare una collezione incisiva, che è riuscita ad essere sia sfacciata che chic.
La fonte ispiratrice del designer scozzese? Il sesso, e letteralmente la gioia di farlo - vedendo in particolare alcuni dei vestiti a strati color carne che ha proposto nel finale, rifiniti con piume di marabù e sui cui tessuti erano impressi disegni tratti da classici manuali anglosassoni sull’argomento, come “The Joy of Sex” e “More Joy of Sex” scritti da Chris Foss e Charles Raymond.
Kane rimane molto fedele a se stesso; non è uno di quelli che cercano di seguire a tutti i costi i trend contemporanei. Così, mentre i suoi colleghi britannici stanno tutti lavorando sull’intero spettro dei colori per il prossimo autunno, Kane ha utilizzato una tavolozza colori molto scura – dal nero all'argento brunito al prugna, a un paio di tocchi di rosso peccaminoso.
Considerato il momento che stiamo vivendo, in cui le donne stanno chiedendo - e giustamente ottenendo - più rispetto sul posto di lavoro, la maggior parte degli stilisti ha volutamente evitato di affrontare temi eccessivamente sessuali in questa stagione. Ma non Kane, nella cui sfilata la metà dei passaggi mostrava gonne di pizzo trasparenti, minigonne di pizzo con ricami a maglia larga, abiti da sera anch’essi ricchi di trasparenze e abiti-sottoveste quasi invisibili. Persino i cappotti di mohair e i maglioni avevano le zip sulle spalle, aperti per rivelare tanta pelle e i sottostanti reggiseni di pizzo.
“Vestiti che Mrs. Robinson potrebbe indossare”, ha suggerito Kane, che ha definito la sua collezione “giocosa, primitiva e perversa”: tre aggettivi che suonano giusti.
Tuttavia, Kane ha inserito nel défilé almeno una grande tendenza, quella della moda protettiva. Per affrontare i venti invernali ha preparato alcuni raffinati cappotti grigi chiari con motivo a spina di pesce, con tagli articolati fino al braccio, e dei giubbotti di pelle quasi da dominatrix sado-maso. Molti capi erano rifiniti con perline e cristalli. Si poteva quasi pensare di essere a Milano.
Sì, sesso, ma con un lato pratico. Nessuna delle signore di Kane camminava su vacillanti tacchi alti; molte indossavano stivali in plastica con pizzi o nuovissime sneakers funky. Queste ultime sono risultate essere una gamma di nuove calzature con tacco a molla realizzate in collaborazione con il marchio di scarpe ortopediche Z-Coil. Davvero stravagante.
“Non ho mai avuto il timore di evitare l’argomento sesso nelle mie collezioni, e questa non è stata diversa. Fin dall'inizio, l’ho trovato un aspetto fondamentale per dare l’idea della donna; donne con un proprio potere, che creano universi tutti loro, dei quali sono le responsabili”, ha insistito Kane, forse alla fine più in sintonia con lo spirito del tempo di quanto sembrasse a una prima occhiata.
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