Chaussea approda in Italia
Dopo la Spagna lo scorso marzo, l’Italia diventa la nuova terra di conquista di Chaussea. Un ritorno alle origini per l’insegna francese di calzature fondata nel 1984 a Valleroy (dipartimento Meurthe e Mosella, nella zona Est dell’Esagono) da Gaëtan Grieco insieme al fratello Michel.
I due sono figli di immigrati italiani, venuti dalla Basilicata alla fine degli anni ‘60 per lavorare nelle miniere della Lorena, e hanno iniziato da ambulanti, vendendo per strada degli stock di calzature italiane nei mercati della regione. Oggi la società che dirigono impiega più di 3.000 persone e realizza un fatturato di 500 milioni di euro, dopo essere cresciuta del 15% nel 2016.
Per l’Italia, Chaussea nutre grandi ambizioni, con la previsione di assumere 700 persone. La catena ha previsto di aprire 100 punti vendita entro il 2022, vale a dire una ventina di unità in media all’anno, per la maggior parte nei centri commerciali. Spazi di circa 1.000 metri quadri in grado di accogliere la sua vasta offerta composta da 6 marchi privati per la donna, che rappresentano più del 50% delle vendite, altrettanti per l’uomo e altrettanti per il bambino, per un totale di quasi 5.000 referenze.
Il primo negozio italiano di Chaussea viene inaugurato mercoledì a Busnago, vicino Milano, nel centro commerciale “Globo”. Un secondo indirizzo sarà inaugurato il 9 novembre nel centro “Universo Commerciale” di Silvi Marina, in provincia di Teramo, un terzo il 22 novembre a Bussolengo (VR) e un quarto in dicembre non lontano da Torino.
La filiale Chaussea Italia ha posto la sede a Limena, comune a Nord di Padova, nel cuore del distretto della calzatura del Brenta, ed è diretta da Salvatore Taccini, in precedenza responsabile dello sviluppo delle reti dell’insegna OVS. Questo esperto del retail ha lavorato anche, fra gli altri, per il marchio Bata.
“È vero che in Italia c’è molta concorrenza, ma questo non fa paura a Chaussea. In effetti non c’è concorrenza diretta, perché non abbiamo lo stesso posizionamento rispetto alle altre catene. Un paio di scarpe da noi è venduto fra i 20 e i 30 euro. È un prodotto di buona qualità a un prezzo competitivo”, riassume Salvatore Taccini.
L'azienda è riuscita a ridurre i margini soprattutto investendo poco nella comunicazione. E l’Amministratore Delegato di Chaussea Italia ricorda la filosofia dell’insegna: “La moda, la scelta, il prezzo”. La società si rifornisce per il 60% in Asia, in particolare in Cina (dove ha istituito un ufficio nel Sud, a Guangzhou, incaricato di controllare la produzione), ma anche in Europa.
Col suo arrivo nella penisola, il gruppo intende arricchire la propria offerta con calzature “dal design italiano” e nuovi fornitori italiani. “C’è una grande volontà di realizzare questo progetto da parte della famiglia Grieco, creando un ufficio stile e di ricerca nella nostra sede di Limena, che completerà il lavoro effettuato dallo studio stilistico francese. Per ora vi lavorano 4 persone”, indica l’AD di Chaussea Italia.
Oggi, Chaussea possiede 380 boutique in Europa, 350 delle quali in Francia, 20 in Belgio, 4 in Lussemburgo, una in Germania, a Sarrebruck, e 4 in Spagna, altra nazione su cui punta molto con notevoli ambizioni per il prossimo futuro. Solo nel 2017, l’insegna ha aperto 75 nuovi negozi. Chaussea vende 30 milioni di paia di calzature all’anno, delle quali da 4 a 5 milioni attraverso il suo sito di e-commerce, lanciato un anno e mezzo fa.
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