Pubblicato il
18 dic 2008
18 dic 2008
Chanel et Dassault: sistemi per l’innovazione cosmetica
Pubblicato il
18 dic 2008
18 dic 2008
A priori agli antipodi, l’uno incarnazione del lusso francese, l’altro tir dell’informatica, hanno tuttavia trovato un punto d’incontro: il rinnovamento. E’ perlomeno quanto hanno annunciato Chanel e Dassault Systèmes con la firma “di un accordo strategico” sul medio termine fra i loro due servizi Ricerca e Sviluppo. Obiettivo della manovra? Sfruttare le tecnologie 3D da mettere al servizio della bellezza.
Se la cosmetica “bio” o “naturale” fa oggi dei concorrenti, le cure high tech occupano sempre il fronte della scena. Le industrie della bellezza si buttano in una corsa senza sosta, dotando i loro laboratori di procedimenti ultramoderni. Investimenti spesso troppo pesanti che solo qualche grande gruppo può permettersi, vedasi L'Oréal o Estée Lauder. Per Chanel, a differenza di numerosi marchi che hanno da tempo affidato profumi e cosmesi a una licenza, tutto è supervisionato all’interno.
Per la loro prima collaborazione, il reparto Ricerca e Tecnologie della casa di via Cambon e il Design Studio di Dessault Systèmes stanno per cimentarsi, secondo il loro comunicato, su un progetto “basato sulla conoscenza della luce”, il cui obiettivo è di “convalidare virtualmente ipotesi e nuovi concetti nel campo della bellezza”. Sempre secondo il comunicato, i primi schizzi sono attesi per il 2010.
Sono in programma altri tipi di ricerca riguardanti la campionatura e simulazione virtuale nel campo della biologia cutanea e delle cure cosmetiche. Metodi presi in prestito dai procedimenti impiegati particolarmente dal corpo medico.
Di Elena Passeri (Fonte: E. A. Fabrizi)
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