Pubblicato il
20 giu 2012
20 giu 2012
Cantarelli guarda alla Cina e alla Turchia
Pubblicato il
20 giu 2012
20 giu 2012
Cantarelli, storica azienda aretina specializzata nella produzione di capispalla, si lancia alla conquista di Cina e Turchia, dove aprirà nei prossimi anni i suoi primi monomarca con dei partner locali. Entro fine 2012, cinque boutique Cantarelli verranno inaugurate in Cina nel quadro di un piano di espansione retail che prevede, nell’arco dei prossimi 12 anni, di arrivare a 140 negozi nel Paese.
Wallpaper che illustra il concept 'Note di Stile' by Cantarelli |
Sarà poi la volta della Turchia, dove un programma di aperture sarà avviato nel 2013, anno in cui l’azienda, anche a seguito di tali investimenti, prevede di registrare una crescita del proprio fatturato pari al 25%, arrivando a sfiorare i 35 milioni di euro. Alessandro Cantarelli ha chiuso il 2011 a 23 milioni di euro e prevede una lieve flessione per l’anno in corso, che prevede di chiudere con 21,5 milioni di fatturato. Di questo dato, il 65% è realizzato grazie all’export, con Francia, Russia, America, Spagna e Giappone in testa, Paesi nei quali il brand è presente attraverso multimarca e shop in shop.
Per la stagione P/E 2013, presentata in occasione dell’edizione in corso di Pitti Immagine Uomo, Cantarelli propone il dualismo 'Note di Stile', dove l’arte sartoriale e la musica si combinano per dar vita ad un componimento libero dove ognuno può esprimere il proprio stile facendosi più o meno condizionare da regole, consuetudini e tendenze.
Lo stand stile nursery 'Stile Innato' by Cantarelli, al Pitti di gennaio 2012 |
“In occasione del Pitti l’idea è di trovare sempre un tema che ruoti intorno alla parola ‘stile’: nel corso degli anni siamo passati da ‘Gioco con Stile’ a ‘La magia dello stile italiano’, fino a rievocare il ‘Dolce Stil Nuovo’ dove, accanto a giacche colorate, erano posizionate caramelle riportanti gli stessi colori dei capi” ha spiegato a FashionMag.com Alessandro Cantarelli, amministratore delegato e presidente dell'omonima azienda.
“Il nostro compito quotidiano”, ha aggiunto, “è quello di creare, stimolando un mercato, un pubblico. Sono anni che facciamo questo mestiere, quindi possiamo considerarci dei devoti, da cui nel 2011 è nato il tema ‘Devoti allo Stile’, intorno a cui era giocato tutto l’allestimento del nostro stand, divenuto quasi un tempio della devozione che fece dire a Vittorio Sgarbi: "Eleganti risorgeremo". Nell’edizione di gennaio 2012 è stata la volta dello 'Stile Innato': tutto ruotava intorno all’idea di una nursery e i capi erano esposti all’interno di vere e proprie culle per neonati. Con questo Pitti eccoci alle 'Note di Stile', con due compositori allo stand che si esibiscono in performance musicali: l’idea è quella di creare emozione unendo musica e creatività”.
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