23 set 2018
Camera Moda ribatte al NYT: lavoro irregolare in diminuzione, lusso settore più meritevole
23 set 2018
Perentoria e corredata di numeri la risposta di Camera Moda al “vergognoso” attacco lanciato qualche giorno fa dal New York Times nei confronti del sistema moda nazionale. Secondo il quotidiano americano, in Italia sarebbero molti gli addetti del settore a lavorare da casa, sottopagati e senza contratto, quindi in “nero”.
L’argomentare di CNMI si muove in modo chiaro ed efficace, arrivando dritto al punto: l’articolo del NYT citerebbe fonti obsolete sul lavoro irregolare, risalenti al 1973, mentre “l'unica statistica recente citata è di Tafia Toffanin, autore di Fabbriche Invisibili, che stima che attualmente ci sono da 2.000 a 4.000 lavoratori irregolari nella produzione di abbigliamento".
Si tratterebbe, quindi, di una “anomalia” di un settore, quello del tessile-moda nazionale, che impiega oltre 620.000 persone. “Il nostro dato ottimale sarebbe ovviamente pari a zero, tuttavia questo scenario dimostra che stiamo affrontando positivamente questo problema”, recita la nota di Camera Moda.
Inoltre, ricerche recenti hanno messo in evidenza come il numero di lavoratori irregolari sia calato del 16% dal 2010 al 2015. “Tra tutti i settori che hanno cercato di affrontare questo tema, quello del lusso in Italia ha ottenuto i migliori risultati”, aggiunge CNMI.
L'altra smentita di CNMI arriva sul fronte del salario minimo nazionale, tema su cui il NYT ha paragonato il Bel Paese con le economie a basso salario: “In Italia il salario minimo e gli stipendi sono stabiliti attraverso negoziazioni e accordi tra sindacati e associazioni dei datori di lavoro. Fissare i salari attraverso la negoziazione rappresenta la possibilità di avere una maggiore equità sociale e regole più democratiche, invece che definire un salario minimo per legge, in quanto tale soluzione ha dimostrato di portare un maggior indice di sindacalizzazione”, prosegue la nota.
Timing infelice per l’offensiva del New York Times, che arriva in una fase di sempre maggiore attenzione posta da parte di CNMI ai temi della sostenibilità ambientale e sociale. “I ‘Green Carpet Fashion Awards Italia’ sono il segno di un'importante azione nel nostro settore che si inserisce all'interno di un movimento globale per la sostenibilità. Per noi un grande traguardo, mentre la nostra filiera continua a trasformarsi verso obiettivi di sostenibilità globali in una missione che coinvolge tutti noi”, ha tenuto a precisare Camera Moda.
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