Camaïeu: Elisabeth Cunin presidente del CdA

Dal 7 ottobre prossimo, Elisabeth Cunin acquisirà la presidenza del Consiglio d'Amministrazione di Camaïeu, lasciando così il suo incarico di PDG di Comptoir des Cotonniers e Princesse tam.tam, marchi del gruppo giapponese Fast Retailing (Uniqlo), e sostituendo in questo ruolo Thierry Jaugeas, che ha presieduto il CdA negli ultimi tre anni.

La nuova presidentessa del comitato esecutivo si avvarrà dei suoi 20 anni di esperienza nel settore della distribuzione, 15 dei quali passati nel campo dell'abbigliamento. Dopo aver lavorato per Dia ed Etam, diventa direttrice generale del marchio André nel 2001. Quattro anni più tardi viene posta alla guida di Etam Lingerie. Laureata allo IEP, all’ENSAE e al Politecnico, è nel 2011 che la Cunin approda nel gruppo Fast Retailing, prima di diventare parallelamente amministratore indipendente del fondo Mercialys nel giugno 2012.

L’annuncio di questo arrivo accade nel momento in cui Camaïeu sta lanciando la sua primissima campagna pubblicitaria. Una comunicazione esterna che mette in primo piano l'offerta moda del marchio attraverso una campagna di affissioni nelle 18 città principali della Francia. L'azienda di Roubaix, in precedenza aveva realizzato un restyling del proprio logo e svelato una versione ripensata dei suoi punti vendita. Il tutto è il risultato di una strategia volta a costruire una «immagine di marca» attorno a Camaïeu, come spiegava recentemente a FashionMag la direttrice dell'immagine del brand, Violaine Wasilewski.

Camaïeu si affida a una rete di oltre mille punti vendita suddivisi in 20 Paesi, 650 dei quali si trovano sul mercato francese. Ma Camaïeu guarda anche all'estero, contando di aprire un centinaio di boutique in Asia nei prossimi 5 anni. Il marchio ha ampliato l'offerta a fine 2012 con il lancio della sua prima linea di homewear. In primavera, l’azienda transalpina si era difesa dalle polemiche che hanno accompagnato il crollo del Rana Plaza in Bangladesh. Tra le macerie, erano infatti state ritrovate delle etichette di capi Camaïeu, che però si erano rivelati i resti di un test di controllo che era stato ordinato in quel laboratorio tempo prima e che, fra l'altro, non aveva avuto successo.

Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)