COS: due nuovi progeti creativi per l'arrivo negli USA

COS ha commissionato due nuovi progetti creativi che esplorano la dinamica artistica esistente tra New York e Los Angeles. Ideati e diretti da Aaron Rose e Petra Collins, questi lavori presentato un team di artisti di NY e LA, tra cui Tom Sachs, Jeffrey Deitch, Andre Saraiva, Ana Kras, Aaron Young e Glenn O'Brien.

Per l’arrivo di COS negli Stati Uniti, i registi Aaron Rose (di LA) e Petra Collins (di NY) hanno creato due cortometraggi su queste due vibranti e diverse città, che ne riflettono l'ethos e le differenti credenziali artistiche evidenti nelle rispettive architetture. I due corti, 'The Bubble' (Aaron Rose su NY), e la sua risposta 'Drive Time' (Petra Collins su LA), lanciati questa settimana, esplorano le similitudini e le differenze creative nella cultura di NY e LA..

Le opere rivelano la prospettiva personale dei due registi sulle corrispettive città e di come l'ambiente urbano ne influenza la creatività. New York è rappresentata come una metropoli sempre in movimento e meditabonda; mentre la solare e libertina Los Angeles come casa di talenti nascenti e nuove idee. Il tema di New York vs LA è da sempre documentato nella cultura americana. Rose (ora vive a Los Angeles, ma con radici neworkesi) e Collins (giovane artista newyorkese, ma con importanti contatti a LA) sono i candidati ideali per mettere in luce le difficoltà e i piaceri del vivere e dell’essere artisti in queste due città.

Il film su NY, 'The Bubble', realizzato da Aaron Rose fa riferimento al film di Robert Frank "Pull My Daisy" del 1959, sulla Beat Generation e rivisita in chiave contemporanea l’idea di salon per le città (ispirandosi ai salon d’artista di Peggy Guggenheim) ed è il primo film ad essere girato presso il leggendario punto di ritrovo del mondo dell’arte newyorkese, il Max Fish.

Mentre "Pull My Daisy" racconta di una New York di altri tempi attraverso il poeta Jack Kerouac, il film di Rose è accompagnato dalla voce fuori campo dell’attore e artista di culto newyorkese Leo Fitzpatrick, che recita la poesia di Rudyard Kipling "Conundrums of the Workshop”. L’opera presenta alcuni tra i gotha e luminari del mondo dell’arte di New York, tra cui: Aaron Young, Ana Kras, Andre Saravia, Brandee Brown, Brian Degraw, Hailey Benton- Gates, Jeffrey Deitch, Lele Savieri, Leo Fitzpatrick, Nelleke, Othelo Gervacio, Petra Collins, e un cameo di Glenn O'Brien, membro della Factory di Warhol e primo editore di Interview, che recita una sua poesia. Il risultato finale di questa esperienza creativa è un film che documenta l'essenza del potere della nostra immaginazione e come essa è amplificata in un contesto metropolitano.

"Ero ispirato dall'idea di un salon che avvicinasse nella stessa città persone che normalmente non si sarebbero frequentate e ho cercato di pensare a come sarebbe potuto essere oggi. Gli abiti della collezione di COS nel mio immaginario sono abiti d’artista. C'è un alto senso di considerazione estetica, una semplicità riservata con un tocco in più; sono abiti contemporanei" racconta Aaron Rose.

In risposta alla grintosa allegoria urbana di Rose sulla vita di una New York creativa, Petra Collins, con il suo corto 'Drive Time', rappresenta il circuito d’arte più giovane, meno serio e più rilassato di Los Angeles. il film è un’espressione moderna di LA e rappresenta i rapporti tra gli artisti e la città e cosa li ispira. Il percorso narrativo documenta 24 ore con un gruppo eterogeneo di artiste di LA attraverso lo skyline della città.

Girato in diversi quartieri creativi, il racconto presenta vari gruppi di donne tra cui una delle muse della moda, Cherry Glazerr, la musicista Clementine Creevy, il duo femminile Erin e Sam Falls, recentemente trasferitesi da New York, la it-girl e collaboratrice di Rookie mag, Arrow de Wilde e sua madre, la fotografa Autumn de Wilde, la DJ MIA e la produttrice Asma Maroof.

"Non avevo mai conosciuto Aaron di persona fino a quando non mi ha chiesto di far parte del suo film su New York. E’ stato bello aver potuto collaborare a questo progetto realizzando il film su LA. Mi piace essere qui, la città gioca un ruolo chiave per l’ispirazione di ognuno di noi, forse ho bisogno di trasferirmi a LA. COS mi ha dato la libertà artistica e gli sono davvero grata per questo ", ha dichiarato Petra Collins.

I due lavori mostrano le differenze principali tra lo stato del sole e la grigia New York.

Atul Pathak, Responsabile della comunicazione di COS, ha dichiarato: "Il nostro arrivo negli Stati Uniti con l’apertura dei punti vendita di New York City e Los Angeles, ha segnato un passo significativo per COS. è l'occasione perfetta per celebrare la creatività attraverso queste due città per onorare le loro differenze e catturare la loro essenza artistica. COS si ispira dal mondo creativo inteso nel senso più ampio del termine e siamo davvero emozionati di aver potuto collaborare con due artisti di questo calibro”.

Ogni film presenta i capi iconici delle collezioni di COS in vendita negli store di New York e di Los Angeles e on-line. Sia Petra Collins che Aaron Rose nel “The Making Of ” dei film, svelano i contenuti extra e le loro ispirazioni.

Lo store COS di LA si trova al 357 Nord Beverly Drive, una delle principali destinazioni dello shopping, parallela alla celebre Rodeo Drive. La boutique si sviluppa su due piani per oltre 500 mq e presenta le collezioni donna e uomo.

A New York, la boutique COS è nel cuore di Soho al 129 di Spring Street, tra Green e Wooster Street. I suoi 500 mq si estendono su quattro piani totali. Le radici scandinave di COS si riflettono nel design moderno e lineare di entrambi i punti vendita.