25 apr 2018
BolognaFiere cambia look e punta sull’estero, attesi ricavi record per 170 mln nel 2018
25 apr 2018
BolognaFiere è sulla cresta dell’onda: dopo aver varato un piano da 130 mln di euro di investimenti per il restyling delle attuali strutture espositive, il player fieristico emiliano annuncia una crescita record per il FY 2018, frutto di una forte spinta all’internazionalizzazione delle manifestazioni in portafoglio e della politica mirata di acquisizioni realizzata nell’ultimo anno. Ne abbiamo parlato con il Direttore generale del Gruppo, Antonio Bruzzone.
“Il 2018 sarà un anno di grande crescita: prevediamo di portare il nostro fatturato storico, che si aggira intorno ai 120-130 milioni di euro ad esercizio, ad un valore di 170 milioni. Un risultato dovuto anche ad importanti acquisizioni, fra cui la più grossa società indipendente di allestimenti del nostro Paese, GiPlanet, da 25 milioni di euro di ricavi, che si aggiunge al nostro team di BF Servizi, creando il più importante operatore di allestimenti italiano, con oltre 40 milioni di euro di giro d’affari”, ha spiegato Bruzzone.
La società felsinea, che gestisce tre quartieri fieristici (a Bologna, Modena e Ferrara) con oltre 75 manifestazioni, tra cui Cosmoprof, Cosmofarma, Sana e Cersaie, ha chiuso il 2017 a quota 120 milioni di euro di ricavi ed un utile ante imposte superiore a quello dell’anno precedente (nel 2016 era di 7 milioni di euro).
Sul fronte del rinnovamento delle strutture, un’operazione dal valore complessivo di 130 milioni di euro, “la prima tranche sarà consegnata a settembre di quest'anno, con l’apertura, in occasione del salone della ceramica Cersaie, di 2 nuovi padiglioni, il 29 e 30, per un costo di 44 milioni di euro”. Il progetto prevede inoltre il rifacimento dell’ingresso Nord del complesso fieristico bolognese e si concluderà, nel 2022, con la riqualificazione di Piazza Costituzione”. “Insieme al Comune di Bologna lanceremo un concorso di architettura, per poi procedere con le gare d’appalto”, ha aggiunto il manager.
Infine, in cantiere anche il rinnovamento di alcuni padiglioni: “Un importante studio di architetti si occuperà di dare una nuova identità ai padiglioni più vecchi, costruendo un fil rouge che unisca le varie parti dell’intera struttura”, ha rivelato Bruzzone.
Tra i driver principali di crescita del player fieristico spicca, infine, il percorso di internazionalizzazione delle manifestazioni in portafoglio: “Lo sforzo più grande fatto in questi anni riguarda l’ampliamento delle attività sull’estero”, ha proseguito il dirigente. “Per quanto riguarda il mondo Cosmoprof, dopo Bologna, Hong Kong, Las Vegas, a settembre di quest’anno debutteremo anche a Mumbai, con la prima edizione di Cosmoprof India. Inoltre, con il secondo marchio, Powered by Comsoporof, già operiamo nelle piazze estere di Ho Chi Minh, Kuala Lumpur, Giacarta, Singapore, Manila, Teheran, Bogota”. “Infine, per l’anno in corso è previsto lo sbarco nel mercato brasiliano e in quello africano per il 2019, al 90% in Kenya”, ha concluso Antonio Bruzzone.
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