Basile: gioco di squadra e alta qualità

Basile, il marchio guidato da Gigi Monti, punta a riposizionarsi in un segmento di mercato più high per conquistare un nuovo target di clientela, o, meglio, per tornare alle origini, a una tradizione bon ton che fa parte della storia del brand. Per farlo ha scelto come partner l’azienda bresciana Emanuela & Co. FashionMag.com ha intervistato Emanuela Sbruzzi, titolare dell’impresa.

FM: Basile è il primo marchio di cui siete licenziatari?
Emanuela Sbruzzi: Sì per il momento.

FM: Come è nata questa partnership?
Emanuela Sbruzzi: Gigi Monti ci ha contattatati e, successivamente, abbiamo avuto un primo colloquio. Emanuela & Co. ha messo a disposizione le proprie esperienze e competenze e, insieme, abbiamo costituito un gruppo di lavoro.

FM: Con cosa avete cominciato?
Emanuela Sbruzzi: La linea per l’inverno 2013-14. Si tratta di rilanciare il marchio, di ritornare al vero Basile, rispetto al trend degli ultimi anni, e di puntare al target originale dell’etichetta. Secondo noi c’è spazio e c’è richiesta, a livello mondiale, di questi prodotti.

FM: L’intenzione di Basile è quindi di riposizionarsi?
Emanuela Sbruzzi: Il punto è riposizionarsi, certo. Soprattutto, però, teniamo molto a sottolineare l’identità di Basile. Credo molto nel made in Italy. È ciò che sappiamo fare meglio. L’Italia è la moda!

FM: La collezione, d’altronde, è tutta fatta in patria...
Emanuela Sbruzzi: Sì, è stato un lavoro di grande ricerca. I tessuti sono tutti italiani. Ora stiamo lavorando sulla collezione P/E 2014. Crediamo tutti moltissimo in questo progetto. Facciamo squadra e siamo molto determinati.

FM: Come avete organizzato questa collaborazione?
Emanuela Sbruzzi: Basile si è occupato dei modelli, mentre i tessuti sono frutto del lavoro di gruppo di Basile e di Emanuela & Co. La nostra azienda si è quindi occupata della realizzazione dei capi. La parte commerciale e di marketing invece la stiamo portando avanti insieme.

Vede, noi cerchiamo di capire quello che vuole il mercato. Il progetto nasce tutto da lì, dal confronto e dalla collaborazione di professionalità diverse. Il campionario, sa, è come un figlio! Gigi Monti poi è una persona squisita. Crede nella collaborazione reciproca e ha un grande rispetto per i ruoli.

FM: Abbiamo letto sul sito dell’azienda qualcosa della vostra storia, ma non c’è traccia di questa vostra nuova collaborazione. Portate avanti anche una vostra linea parallelamente?
Emanuela Sbruzzi: Il sito non è ancora aggiornato, ma ce ne occuperemo. Ci sono mille cose da fare. Per il momento siamo completamente assorbiti dal lavoro sul prodotto. Ciò che lei vede si riferisce al passato. Siamo un’azienda produttrice e il nostro target era leggermente più basso, ma sempre made in Italy. In anni in cui molti se ne andavano dall’Italia, noi abbiamo resistito e siamo rimasti. È stata una battaglia quotidiana. Siamo un’azienda piccola, ma che dedica tempo, impegno e cura a ciò che fa. C’è attenzione agli aspetti sartoriali dei capi. Il mio motto, in tempi buoni e cattivi è: fare squadra! È l’unica via per costruire e per crescere.

FM: Vi tenete in costante contatto con lo staff di Basile?
Emanuela Sbruzzi: Ogni settimana teniamo un meeting per fare il punto della situazione.

FM: Questo riposizionamento del marchio punta dunque al mercato estero?
Emanuela Sbruzzi: Le nostre sono scelte mirate. Bisogna andare all’estero. Dobbiamo accettare che il mondo intorno a noi sta cambiando e accogliere il cambiamento, fare il nuovo. Oggi le aziende italiane che vanno bene e che fatturano ci riescono perché hanno come riferimento i mercati esteri.

FM: Come state organizzando la vostra rete di vendita?
Emanuela Sbruzzi: Siamo già in contatto con dei buyer office. Gradualmente, vogliamo posizionarci con cura nei paesi emergenti: Cina, Russia e poi USA e Giappone. Sono tutti Paesi dove stiamo consolidando la nostra presenza. Per noi è importante costruire una rete secondo le necessità dell’etichetta, con garbo, restando sul mercato.

Isabella Stancari