Reuters
11 nov 2015
Bangladesh: più dell'80% dei laboratori tessili sono sicuri, secondo il governo
Reuters
11 nov 2015
Il governo bengalese stima che più dell'80% delle aziende tessili del Paese che forniscono i grandi marchi di moda siano sicure, conseguenza dei miglioramenti messi in pratica dopo l'incidente mortale del Rana Plaza nel 2013.
Syed Ahmed, ispettore generale delle fabbriche, ha precisato che 1.475 laboratori di tessitura sono stati valutati su iniziativa del governo, con il sostegno dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, del Canada, dei Paesi Bassi e del Regno Unito.
Ahmed ha aggiunto che l'81% dei siti ispezionati sono stati dichiarati conformi al codice di costruzione, nonché alle norme antincendio e di sicurezza elettrica.
Tra gli altri laboratori, il governo ha ordinato 37 chiusure, a causa dell'incapacità di questi di affrontare i problemi di sicurezza all'interno dei locali. Inoltre, altri 209 laboratori sono stati avvertiti della possibilità di una chiusura amministrativa se non vengono prese immediatamente misure correttive.
I laboratori restanti sono ancora in attesa di un'ulteriore valutazione.
L'industria tessile del Bangladesh, la seconda al mondo, è stata al centro dell'attenzione dal 2013, con il tragico incidente del Rana Plaza, nel quale morirono 1.100 persone, per la maggior parte delle sarte cucitrici.
L'incidente è stato all'origine di una revisione delle norme di sicurezza nei laboratori tessili bengalesi, che ha portato all'attuazione di riparazioni e messe a norma per parecchi milioni di euro.
Sirajul Islam Roni, il presidente dell'organizzazione nazionale degli operai tessili, ha accolto positivamente le conclusioni dell'inchiesta del governo e ha esortato quest'ultimo a trovare un lavoro agli operai dei laboratori che sono stati chiusi.
L'industria tessile costituisce la principale fonte di ricavi per il Bangladesh, rappresentando oltre 23 miliardi di euro di esportazioni e 4 milioni di posti di lavoro, per la maggioranza di donne.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Reuters
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