APCOM
12 lug 2013
Bangladesh: le aziende USA presentano piano per la sicurezza sul lavoro
APCOM
12 lug 2013
Un gruppo di 17 aziende americane del settore tessile ha presentato il 10 luglio a Washington un piano di sicurezza della durata di cinque anni per migliorare le condizioni delle fabbriche e degli operai in Bangladesh.
La decisione arriva dopo il crollo di un edificio avvenuto nell'aprile scorso a Dacca, capitale del Paese, nel quale avevano perso la vita 1.129 lavoratori. Il programma - firmato tra gli altri da Walmart, Gap, Target, Kohl's, Macy's - si pone in alternativa a un altro piano firmato da 70 aziende europee.
L'accordo prevede il controllo delle condizioni di oltre 500 fabbriche usate dalle aziende statunitensi per la produzione di vestiti e di risolvere i problemi di sicurezza riscontrati. Inoltre l'Alliance for Bangladesh Worker Safety (questo è il nome del programma) stanzierà un fondo di 40-50 milioni di euro per finanziare gli interventi in cinque anni.
Quando saranno individuati problemi il responsabile del piano informerà il governo bengalese, il proprietario della fabbrica e un comitato di rappresentanti degli operai, da loro eletto. Inoltre saranno imposti standard di sicurezza comuni entro ottobre e un dirigente di un importante gruppo tessile americano ha detto al New York Times che le 17 aziende stanzieranno altri 100 milioni di dollari in prestiti per migliorare la sicurezza.
"La situazione delle fabbriche del Bangladesh è inaccettabile e necessita del nostro intervento collettivo. Possiamo prevenire future tragedie consolidando e amplificando i nostri sforzi", ha detto in una nota l'amministratore delegato di Alliance for Bangladesh Worker Safety. Dopo la Cina il Bangladesh è il secondo più grande esportatore di vestiti al mondo: gli Stati Uniti acquistano il 25% della produzione del Paese, mentre l'Europa il 60%.
Fonte: APCOM