Azzaro ha fatto sfilare l’Uomo alla Settimana della Haute Couture di Parigi
Da Azzaro tutto deve brillare! Dopo le prime baasi poste alla Settimana della Haute Couture del luglio scorso, Maxime Simoëns, arrivato alla guida della direzione artistica della maison francese la scorsa primavera, si è scatenato in questa stagione. Proponendo tante piume, perle, paillette, cristalli, frange metallizzate e altri strass declinati su un guardaroba scuro, Simoëns ha disegnato una collezione incandescente, che scintilla di notte, presentata mercoledì scorso al Musée de l’Homme, svelando poi per l’occasione la nuovissima linea Azzaro Ateliers: un prêt-à-porter premium di superlusso per uomini e donne.
Miscelando capi sartoriali e di prêt-à-porter, ma anche maschili/femminili (con le donne che prendono allegramente in prestito dal guardaroba dei signori e viceversa), lo stilista ha delibratamente confuso le tracce per fornire la sua nuova visione di un’alta moda in piena evoluzione. “Questo prêt-à-porter è una nuova couture, adattata alla nostra epoca e con più capi per il giorno. Allo stesso tempo, c’è l’idea di un savoir-faire che si perpetua”, ci spiega il designer.
“La dimensione del nostro atelier è stata aumentata. Tutto il nostro prêt-à-porter è realizzato in Francia, salvo il denim, con una maggior parte di tessuti francesi. Gli abiti per uomo sono venduti fra i 1.500 e i 2.000 euro. Nella donna, gli abiti vanno da 1.000 a 3-4.000 euro e possono arrivare fino a 10.000 per i capi più lavorati”, prosegue.
La brillantezza, che è radicata nel cuore della casa di moda, attraversa tutta la collezione, per sublimare una donna Azzaro sensuale e carnale, che ama la vita notturna, ma anche il suo contraltare maschile. “Un uomo audace, ardente, al quale piace uscire, con un atteggiamento rock”, come lo descrive il designer, che gli ha disegnato “una silhouette slanciata e skinny”.
Così, la camicia bianca classica è profilata con una fine catena argentata. Un jeans strappato lascia intravedere dai suoi buchi sfilacciati del lurex dorato, una giacca di pelle di vitello screpolata è laminata in oro. Le sciarpe di seta nera sono orlate di catene lucenti. Una giacca nera è interamente ricoperta di bacchette di cristallo. Il tessuto sartoriale da banchiere è sì presente, ma in un kimono-accappatoio.
La donna non sta a guardare, con leggings a paillette reversibili opachi e lucidi, abiti drappeggiati in jersey lamé dai riflessi blu, o in velluto consumato pigmentati di fili di lurex. Senza dimenticare i classici di Azzaro, come il caftano, qui proposto in mussolina di seta nera disseminata di cristalli, o la famosa maglia rilavorata con catene.
Un abito trasparente è interamente ricamato con perle e frange perlate che riprendono il motivo zebrato. Un abito senza spalline in velluto nero simula i fiori di ciliegio con delle perle e degli inserti di metallo. La donna Azzaro esprime tutto il suo spirito festaiolo, soprattutto attraverso un look che vede la camicia da notte accompagnata da un cappotto di piume di struzzo fucsia. E naturalmente, come il suo uomo, ama follemente le camicette paillettate con un nodo Lavallière.
“Ho voluto realizzare una collezione al contempo romantica e rock, ispirata agli anni ‘70, con molta diversità, come illustra anche il casting del défilé. Azzaro è sempre stata una maison caratterizzata dalla sua apertura al mondo”, riassume Maxime Simoëns.
Questa linea di prêt-à-porter di Azzaro va a completare l’offerta della maison parigina, creata nel 1967 dallo stilista franco-italiano Loris Azzaro e acquistata nel 2006 dal family office con sede ad Andorra Reig Capital Group. Essa consente un’offerta commerciale che miscela couture e prêt-à-porter (uomo e donna), al fianco delle etichette Azzaro Couture, venduta nel salotto dell’azienda e tramite dei trunk show, e Azzaro Paris, la linea diffusion maschile, da sempre gestita su licenza, il cui design è appena stato ripreso in mano dalla maison.
“Le vendite di Azzaro Paris sono cresciute bene. In aprile apriremo la nostra prima boutique al maschile dedicata a questa linea commerciale, nel Marais di Parigi”, ci confida il direttore esecutivo, Gabriel de Linage. “Le vendite della haute couture sono raddoppiate. Stiamo vivendo un buon momento e c’è veramente una forte attesa attorno al prêt-à-porter”, conclude.
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