ROMA, 10 SET - "Questa è una bella storia, proprio una bella iniziativa" dice Giorgio Armani comparendo improvvisamente nel centro di Milano e dando così il via alla Fashion's Night Out voluta da Vogue per dare un segnale positivo, una sferzata di energia alle grandi città della moda ingrigite dalla crisi.

Milano ha risposto bene all'invito di Vogue: 400 negozi resteranno aperti fino a mezzanotte e ognuno si è inventato eventi e gadget, ma la folla ha riempito le vie del centro già nel primo pomeriggio, creando un'insolita atmosfera elettrizzante. Ed è proprio Giorgio Armani a notare subito il successo dell'idea: "Ci voleva, serve alla moda ma serve soprattutto ad aprire Milano, che è una città chiusa, eppure ha un centro bellissimo che sarebbe giusto vivere anche di sera".

Annosa questione quella della chiusura di Milano: stavolta Armani è prudente e dice "non si sa di chi sia la colpa". Gli stilisti - osserva - magari sono un po' tiepidi quando si tratta di lavorare per la città, ma non bisogna dimenticare "che devono fare prima di tutto bei vestiti, questo é il loro compito. Solo in seconda istanza si possono occupare di risvegliare gli animi e creare fiducia". Insomma, Giorgio Armani non vuole fare polemiche, ma resta convinto che sia "soprattutto compito del Comune occuparsi di rendere viva e vivibile la città".

Ma se le città come Milano si sono spente non dipenderà forse da uno stato d'animo collettivo e da qualcosa di più profondo? "Certo, l'animo di tutti - dice Armani - adesso è un po' chiuso, la crisi c'é ancora, è perfino difficile creare serenamente una collezione quando i dati delle vendite non sono buoni. I miei collaboratori continuano a dirmi che i giornali parlano di ripresa, ma io me ne convincerò solo quando la venditrice del negozio di Montenapoleone mi dirà 'abbiamo fatto una vendita pazzesca'".

Dicono che questa lunga 'fashion's night' (organizzata anche in altre 12 città del mondo) serva anche a smorzare lo snobismo della moda, ormai vecchio e obsoleto: "Io non sono snob - dice Armani - ma c'é un gruppo di stilisti che se la tirano in modo snobistico perché hanno scelto una strada diversa dalla mia e hanno come riferimento solo gli ambienti snob delle redazioni dei giornali. Io ho scelto un pubblico più vasto". Questa estate ha molto sentito - spiega - il calore della gente: "Ho fatto un lungo giro in barca, dalla Croazia al Gargano, dalla Calabria alle Eolie e quindi a casa mia a Pantelleria. Poi ho fatto una seconda crociera, tutta intorno alla Sicilia, posti meravigliosi. E' stata la vacanza più lunga della mia vita. Ne avevo bisogno, è stata meritata".

E' in forma Armani, abbronzato, molto magro, ma del resto non è in carne neppure la modella-attrice polacca Kasia Smutniak, testimonial del profumo Idole, che viene fotografata accanto a lui. Armani sa benissimo che sono corse tante voci sulle sue condizioni di salute dopo che egli stesso aveva rivelato di aver avuto una epatite da intossicazione, accetta quindi di rispondere con parole chiare e definitive a chi gli chiede come sta veramente: "Sto bene, meravigliosamente bene, ho superato il mio problema, i dati del mio fegato sono quasi perfetti, alcuni anche più che perfetti, tanto che posso smettere di prendere medicine".

Sorride saluta e corre via tra gli applausi, come un vero personaggio popolare. Lo attende il sindaco Letizia Moratti nella boutique Armani e poi tanti ospiti vip negli altri suoi negozi, per finire poi la serata all'Armani Privé.