31 gen 2017
Arena di Verona: annunciato il vincitore del progetto per la copertura finanziata da Calzedonia
31 gen 2017
In occasione di una conferenza stampa che si è svolta presso l’Aula Magna del Politecnico di Milano il 31 gennaio, alla presenza di Sandro Veronesi, Presidente del Gruppo Calzedonia e di Flavio Tosi, Sindaco di Verona, sono stati annunciati i tre progetti vincitori del concorso "Un'Arena da (s)coprire" per la copertura dell'Arena di Verona.
Tre vincitori, ottantasette progetti presentati (di cui ottantaquattro esaminati), oltre cento ore di lavoro della commissione giudicatrice, cinque parametri di valutazione, centomila euro stanziati dal Gruppo Calzedonia. Sono alcuni dei numeri del concorso internazionale di idee per la copertura dell'Anfiteatro Romano, patrimonio culturale nazionale e simbolo della città veneta. Rivolto ad architetti e ingegneri, articolato nel rispetto dei vincoli archeologici, ambientali e architettonici dell'Arena, il concorso era stato bandito lo scorso marzo dal Comune di Verona.
Ai tre vincitori, selezionati da una commissione composta da sette membri (due dirigenti comunali e cinque esperti), andranno rispettivamente quarantamila, ventimila e diecimila euro messi a disposizione dall'imprenditore Sandro Veronesi, Presidente del Gruppo Calzedonia.
Il primo premio è andato al progetto n. 59 di RTI SBP GMP di Stoccarda/Berlino (Germania). La soluzione prevede un anello perimetrale poggiato sul bordo superiore dell’Arena e permette di raccogliere i teli di copertura, disposti su un solo ordine di cavi, consentendo un rapido mutamento di assetto da aperto a chiuso. Il sistema di riavvolgimento dei cavi che può permettere di mantenere quasi completamente libero lo spazio aereo soprastante. Il riavvolgimento dei teli verso l’emiciclo a sud est genera una parte ad anello sempre coperta, la cui configurazione tuttavia interagisce in modo misurato con l’ellisse dell’Arena.
Il secondo premio è stato assegnato al progetto n. 41 di RTI Capogruppo Vincenzo Latina (Siracusa). Il progetto propone una soluzione di copertura che non altera i caratteri architettonici del monumento e l’anello strutturale posto in sommità richiama, verso l’interno un’idea di “portico sommitale”. Sostenuta da un anello reticolare poggiato sul margine superiore dell’Arena, attraverso un sistema di cavi metallici distanziati tra loro in verticale nella zona centrale, permette la chiusura e la protezione con segmenti gonfiabili accostati. Il profilo del sistema di copertura è visibile dall’esterno, ma interagisce in modo discreto e complementare con l’immagine e il profilo dell’Arena.
Il terzo premio è andato all'idea n. 66 di RTI Italo/Spagnola, Capogruppo Roberto Gianfranco Maria Ventura (Codogno – Lodi). La proposta progettuale poggia la copertura su un sistema di alti pali posti all’esterno dell’anello, evitando quindi ogni contatto e impatto diretto con l’Arena. Relativamente snelli e radi, i pali/sostegni si accostano ai fronti esterni formando l’immagine architettonica di una protezione di segno nitido e non invadente, pur costituendo un filtro costantemente presente all’immagine esterna dell’Arena. La copertura è costituita da teli, sostenuti da cavi riavvolgibili in un anello centrale che, pur se latamente ispirata ai velari degli anfiteatri romani, rappresenta una forte presenza visiva nello spazio aereo della cavea.
"Ai detrattori del progetto dico che l'Arena va protetta dai fattori atmosferici, la pioggia in particolare, che sono le principali cause di danni all'edificio (abbiamo crolli e allagamenti ogni anno e gli interventi-tampone non bastano più e non risolvono il problema), e queste soluzioni lo permetterebbero", ha spiegato a FashionNetwork.com il sindaco di Verona, Flavio Tosi. "Lo scopo del concorso era trovare un progetto per proteggere l'arena e garantirne una migliore conservazione, migliorandone inoltre la fruibilità per le attività di spettacolo, oggi condizionate in caso di maltempo, grazie all'ideazione di una copertura apribile e reversibile. Cosa che ci permetterà anche di economizzare sui costi di manutenzione preventiva, basti pensare che solo nel 2017 sono stati previsti a bilancio 14 milioni di euro, 7 donati da Unicredit e 7 messi sul tavolo dalla città di Verona, per proteggere i gradini dell'Arena".
"Il bando prevedeva che qualsiasi ipotesi di copertura non andasse a pregiudicare l'edificio. I primi 3 progetti che abbiamo selezionato stanno tra i 9 e i 13 milioni di euro come investimento", ha continuato Tosi. "La copertura dell'arena non doveva comportare, ovviamente, modifiche permanenti che incidessero sul monumento. A me interessava che le cose venissero fatte e, grazie a Calzedonia, è stata resa possibile la fattibilità di un progetto che sembrava impossibile e che avrebbe minimi impatti estetici rispetto agli enormi benefici che potrebbe portare".
"Quando vado in Francia spesso penso che i francesi hanno avuto la forza e il coraggio di inserire in edifici antichi elementi moderni. In Italia non si può mai fare nulla di tutto questo...", ha commentato Sandro Veronesi, Presidente di Calzedonia. "Io ho voluto provare a mettere in piazza un discorso concreto, da appassionato frequentatore dell'Arena. Per me poter dare un contributo per i nostri beni culturali, un aiuto all'innovazione, alla modernizzazione, nonchè ai giovani, è uno sforzo che reputo importante e positivo. Speriamo di trovare anche altri che ci aiutino in questo percorso di finanziamento, sapendo che il primo progetto classificato ha un costo stimato di circa 13,5 mln di euro. Ad ogni modo anche se non ci fossero altri finanziamenti, la mia azienda sarà in grado di sostenerne i costi. L'importante è che venga fatto, spero davvero che potremo partire. Il progetto, per il quale si dovrebbe calcolare un anno e mezzo dall'inizio dei lavori, mi pare molto buono, anche perchè l'impatto visivo è bassissimo", ha concluso il patron di Calzedonia.
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