5 nov 2015
Andrea Mabiani guarda al Giappone
5 nov 2015
Nato nel 1980 dalla società Mabi International con sede a San Daniele del Friuli (UD) da un'idea di Mario Biasutti, vera e propria “anima” del brand, la label di pelletteria femminile Andrea Mabiani ha mantenuto stabile il proprio fatturato nel 2014. “Il dato si è mantenuto sui livelli degli anni passati, a 44 milioni di euro, ma comunque con un piccolo aumento. Stiamo cercando di adeguarci alle richieste dei clienti puntando sul mercato di livello alto, perché i nostri prodotti hanno standard realizzativi elevati, da eccellenza italiana di alta gamma sia per i materiali primari utilizzati che per i prodotti finiti ottenuti. E realizzare un prodotto di alta gamma ci aiuta ad essere presenti su più mercati”, dice a FashionMag proprio il titolare Mario Biasutti.
“Ci stiamo rivolgendo a un pubblico di fascia alta soprattutto estero. Stiamo valutando di essere presenti su alcune piazze con punti vendita esclusivi per veicolare una migliore immagine del nostro prodotto”, aggiunge. “E non mi vergogno certo a dire che pensiamo a Parigi più che a Milano. Oggi come oggi Parigi, secondo me, ha superato Milano come interesse nella moda per i buyer, diventando nuovamente il centro della moda mondiale; i francesi sono stati più bravi di noi sul piano dell'immagine e della comunicazione. Milano sembra abbia perso un po' di quell'importanza che aveva conquistato negli anni '90. Del resto, se guardiamo ai marchi internazionali, sono tutti in mano a grandi gruppi franco-svizzeri”, continua Biasutti.
“Faccio parte del consiglio direttivo di AIMPES, che ha cercato di dare una prima, nuova freschezza a un Mipel ormai inamidato”, aggiunge il titolare di Andrea Mabiani. “La sessione di settembre 2015 è stata un punto di partenza; ma siamo in Italia, nazione che è un po' la patria della pelletteria mondiale. Tutti i principali marchi internazionali, infatti, vengono a produrre nel nostro Paese. Per questo vogliamo migliorare sempre di più questa manifestazione, realizzando una vera selezione dell'eccellenza e del saper fare degli italiani”.
La Mabi International, oltre a produrre borse e altri accessori donna per conto proprio con il suo brand, realizza pelletteria di alto livello per conto terzi, per alcune delle case di moda più importanti d’Europa. “La produzione del brand è sempre divisa fra Padova, Firenze e la sede, un po' ridimensionata oggi a dire il vero, dell'Ungheria. Comunque le produzioni di Andrea Mabiani sono tutte assolutamente europee”, assicura Biasutti. “Il costo delle nostre borse va dai 600 ai 700 euro al pubblico, perciò per il nostro prodotto è strategia più consona l'investire sui mercati esteri. Infatti, il nostro 2° mercato è l'Europa in generale (Francia, Germania, Svizzera), mentre l'Italia (ancora in grossa difficoltà sul prodotto medio-alto) è il 3°. Non lavoriamo molto sul mercato russo, anche perché il nostro prodotto non è così appariscente come piace a loro. A pari merito con USA e Paesi Arabi, c'è la Corea del Sud in quarta posizione (i coreani adorano il Made in Italy e il loro sentire si avvicina al gusto italiano di qualità) ed è il Paese che è cresciuto di più in questi ultimi anni per Andrea Mabiani”.
Il marchio friulano è diffuso in 300 punti vendita multimarca di 3 continenti. Il fatturato del Giappone (nazione che pesa per il 45% sul turnover) è quello dell'area che è cresciuta di più quest'anno dal 2013, quando i corner che Andrea Mabiani possedeva erano 12. “In seguito, abbiamo realmente aperto i 3 ulteriori corner previsti di cui voi avevate dato l'anticipazione. Poi sono stati inaugurati altri 3 corner nell'ultimo anno. Più avanti, nel marzo 2016, aprirà un nostro negozio monomarca all'interno del department store “Ginza” a Tokyo. Perciò, i punti vendita di Andrea Mabiani presto diventeranno 19 nel Sol Levante”, puntualizza concludendo Mario Biasutti.
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