PARIGI, 20 NOV - Marinella inventa la cravatta a nove pieghe, "più ricca in tessuto, più lunga e foderata, frutto di grande artigianalità, di un lavoro incredibile per la fabbricazione, tutta a mano, tre ore per ogni pezzo".

Così Maurizio Marinella, presidente della maison napoletana che dal 1914, di generazione in generazione, si è distinta per le sue cravatte diventando il simbolo dell'eleganza a livello internazionale, ha presentato la sua ultima creazione nella sede parigina della Camera di commercio italiana.

E ha mostrato alla stampa e agli ospiti della serata - tra cui Ludovico Ortona, ambasciatore d'Italia a Parigi - le prime dodici cravatte della nuova generazione a nove pieghe, per ora le sole disponibili. "Un prototipo di questa cravatta è nato nel 1940 - ha spiegato Marinella - Era una cravatta sfoderata, senza interno, tagliata sulla diagonale nel classico tessuto 'square', molto ricca in tessuto, morbida, senza fodera ma con un problema: era un po' corta.

Andava quindi portata solitamente sotto il gilet". Oggi per fare una cravatta con la stessa ricchezza di tessuto ma più lunga, ha spiegato Marinella, si è dovuto tagliarla diversamente rispetto alla diagonale e foderarla: "un lavoro incredibile - osserva - servono tre ore al pezzo!". Eccellenza e qualità dei prodotti. "Dimostriamo - dice Marinella - che Napoli non è solo il problema rifiuti, criminalità, disoccupazione.

Essere imprenditori non è facile da nessuna parte, ma a Napoli in particolare modo". Le cravatte Marinella sono ormai diventate le cravatte dei presidenti: "dagli Stati Uniti, all'Europa, all'Asia, quasi tutti sono passati da noi - osserva - Vladimir Putin, Jacques Chirac ed ora ne abbiamo appena consegnato una serie anche a Nicolas Sarkozy".