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Fibre2Fashion
Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
20 mag 2016
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Amazon diventerà il principale rivenditore di abbigliamento degli Stati Uniti entro il 2017

Di
Fibre2Fashion
Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
20 mag 2016

Il colosso globale dell'e-commerce Amazon.com è ormai sulla buona strada per diventare dall'anno prossimo il principale retailer degli Stati Uniti, secondo la banca d'investimenti Cowen.

Amazon.com


John Blackledge, un analista della banca, ha affermato che i recenti rapporti sulle entrate e gli utili comunicati da Amazon e Macy's hanno dipinto un quadro chiaro.

“Sulla base dei recenti risultati di Amazon e Macy’s, ci sentiamo più convinti del fatto che Amazon supererà Macy’s come retailer numero 1 nell'abbigliamento entro il 2017”, ha scritto Blackledge nel report finale della sua ricerca. “Il business nell'abbigliamento e negli accessori di Amazon è uno dei fattori chiave del successo del segmento EGM (Elettronica e Merci Generali) della società”.

Blackledge aveva persino già predetto, in un rapporto dello scorso luglio, il sorpasso di Amazon su Macy's nelle vendite di abbigliamento.

Il successo di Amazon nel segmento dell'abbigliamento è stato ottenuto anche grazie a una selezione di prodotti notevolmente più ampia, alle accresciute relazioni con i brand, e ad innovazioni superiori a livello tecnologico e di esecuzione delle procedure.

Amazon sta crescendo nel settore dell'abbigliamento, mentre retailer tradizionali come Wal-Mart e Target sono in calo, ha ricordato Blackledge.

Nel primo trimestre del 2016, il numero di acquirenti di abbigliamento di Amazon è cresciuto del 19% in un anno, mentre chi compra abbigliamento da Wal-Mart e Target è diminuito rispettivamente dell'1% e del 5%, ha detto Blackledge.

“La tendenza a lungo termine riflette anche un cambiamento delle percentuali degli acquirenti di abbigliamento, con i clienti che acquistano abbigliamento su Amazon che crescono in media del 28% ogni trimestre dal 2014, mentre gli acquirenti di abbigliamento di Wal-Mart e Target sono calati rispettivamente del 4% e del 3%”, ha puntualizzato l'analista. “Nel primo trimestre, Amazon ha avuto un 15% di compratori di abbigliamento in più di Wal-Mart (rispetto al 24% in meno del primo trimestre del 2014) e un 37% di acquirenti di abbigliamento in più rispetto a Target (invece del 4% in più del primo trimestre del 2014)”.

Macy's ha comunicato che le sue vendite nel primo trimestre sono diminuite del 7,4% anno su anno, a 5,77 miliardi di dollari. Gli analisti in media stimavano vendite per 5,93 miliardi di dollari.

Per il 2016, Macy’s si aspetta ora che le vendite a negozi comparabili diminuiscano dal 3 al 4%, invece dei dati preliminari che indicavano un possibile calo solo dell'1%.

Il 28 aprile, Amazon ha riferito di aver ottenuto la sua massima crescita delle vendite in quasi quattro anni. Il suo fatturato nel 1° trimestre è cresciuto del 28%, a 29,1 miliardi di dollari, superando la previsione di 28 miliardi di dollari.

Blackledge ha notato che negli ultimi 3 anni il sondaggio mensile di Cowen su 2.500 consumatori statunitensi ha mostrato palesemente che Amazon vede crescere il numero di suoi acquirenti, mentre Macy’s vede questo numero diminuire. Amazon non ha neanche il problema dei negozi fisici, che costringono Macy’s e altri retailer a dover affrontare una serie di questioni complesse, come i valori immobiliari, l'implementazione di servizi, la manutenzione, il marketing e le interazioni umane.

Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Fibre2fashion

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