Adnkronos
13 lug 2015
AltaRoma: l'Egitto d'inverno sfila da Vittorio Camaiani
Adnkronos
13 lug 2015
"Egitto d'inverno" è il titolo della collezione di Vittorio Camaiani che ha scelto di sfilare nei saloni dell'hotel St. Regis Rome lo scorso 11 luglio in occasione di AltaRoma. La sua è una reinterpretazione dell'arte, dell'architettura e degli iconici colori dell'Antico Misr, nome che gli Arabi danno alla città del Cairo e allo stesso Egitto.
Le piramidi, come in un viaggio tra il surreale ed una visione geometrica, si specchiano nella collezione, si inseriscono nel fondo dei pantaloni e dei cappotti, aprono la linea delle maniche e proiettano la loro ombra su tessuti con sartoriale costruzione di intarsi a contrasto.
Particolare attenzione e focus stagionale attorno ai capi spalla, con giacche e cappotti dalle scollature che accolgono scenografici collari di plexiglass e cappe che nascono dall'incontro di più tessuti come cachemire e suri alpaca.
Ispirazione al simbolismo e all'iconografia egizia per la sera, dove la collana di Sathathor diventa motivo ricamato, l'occhio di Horus viene dipinto a mano con tecnica batik su tute doppiate ad abiti di chiffon, e le piramidi si rincorrono in giochi di luci ed ombre in lunghi abiti di georgette.
Un viaggio e un incontro di tessuti e tonalità tra lane, cachemire, suri alpaca e sete nei colori blu royal grigio nero bluette e turchese. Ancora nel giorno, il tono sabbia si scalda fino all'ombroso testa di moro trasformandosi a sera nelle nuance marroni, ocra, verdi. Poi lino e seta stampato in oro, duchesse grigio, bluette e nero.
"Anche se per gli antichi egizi la lana era considerata impura, mi emoziona l'idea di vedere la terra dei faraoni nella stagione invernale - afferma Camaiani - Pensare all'Egitto oltre il lino ed immaginarlo protagonista, in una strada di una capitale moderna e internazionale come Roma o New York. È in questa conoscenza e scambio di usi, colori e costumi il mio 'dialogo' attraverso la moda con quelle terre lontane che ci guardano con speranza e a volte con diffidenza".
Nei cappelli, realizzati dal cappellificio Jommi Demetrio, effetti scenografici incontrano l'artigianalità nella costruzione di piramidi surrealiste con gioco di chiaro/scuro o scomposte nei toni del sabbia.
Nelle calzature, realizzate da Lella Baldi, le linearità piramidali emergono nelle proposte giorno-sera grazie ad accostamenti e contrasti di colori, pellami, tessuti, texture e cuciture.
I bijoux della stagione, realizzati da Cecilia Rosati, interpretano i toni e le icone egizie con un incontro tra metalli, plexiglass, smalti e lavorazioni artigianali, un richiamo agli alti bracciali rigidi degli egizi, come anche i geometrici e scenografici collari in plexiglass trasparente e smalto, l'occhio di Horus e giochi sovrapposizione di ombre di piramidi. A chiudere gli accessori e il total mood di questa collezione, la 'bag Piramide', dal design minimalista e contemporaneo.
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