AFP
23 giu 2015
Alla Fashion Week di Milano c'è un uomo saggio e disciplinato
AFP
23 giu 2015
L'uomo dell'estate 2016 sarà piuttosto saggio e disciplinato, a credere alle collezioni di prêt-à-porter maschile presentate lunedì dalle case di moda Gucci, Etro, Canali e Fendi, nel terzo giorno della settimana della moda di Milano.
A citare Guy Debord (“La deviazione è l'opposto della citazione”) e il filosofo Jacques Derrida sul “vero senso dell'anacronismo”, è stata solo la maison fiorentina Gucci, con il suo direttore artistico Alessandro Michele, a poterselo permettere nel comunicato stampa.
Si tratta dunque di “deviazione”, o di “diversione” come fonte d'ispirazione per la collezione estiva dell'anno prossimo, presentata in un immensa darsena, che fa parte degli edifici storici della Dogana milanese. E questa deviazione non sarebbe solamente letteraria, o addirittura politica, ma piuttosto estetica.
Di fatto, sono i codici tradizionali dell'abbigliamento maschile a venire deviati, al punto che i maschietti prendono in prestito i vestiti della donna, i suoi tessuti e i suoi accessori-feticcio. Così, abbiamo visto cravatte lavallière e fiori adornare il collo dei modelli, giovani, pallidi e naturalmente androgini. I colori sono pastello, rosa e blu, gli stampati sono floreali, e c'è molta seta.
Le camicie (o piuttosto si dovrebbe dire le camicette?) sono di pizzo, tutto in trasparenza, o ornate con ricami neri tono su tono. Talvolta, un elegante papillon ricamato va a posarsi su una giacca sottile. L'uomo arriva persino ad indossare una gonna-culotte e i colli sono a spatola, mentre le maniche dei giacconi risalgono quasi all'avambraccio, per rivelare polsi delicati. In testa, strani berretti a pon pon.
Da Etro, nessuna androginia, ma anche questo brand ha la costante preoccupazione di mixare maschi e femmine. Ispirata dall'uovo, “simbolo della vita primordiale, unione del maschile e del femminile”, per lo stilista Kean Etro la collezione è abbastanza “rotonda”, “consensuale”, con bellissimi modelli, ma niente di stravagante.
Anche in questo caso si trova del rosa antico, del cioccolato bronzeo, del blu elettrico, e anche il giallo dorato e il crema, oltre al classico motivo cachemire, e a un gioco di trasparenze per le camicie. Pochi bermuda, ma tanti pantaloni a sigaretta. Solo alcune camicie di seta rivelano un po' di pelle aprendosi fino all'ombelico.
Per la venerabile casa di moda Canali, di proprietà della stessa famiglia da oltre 80 anni, il cui stilista oggi è Andrea Pompilio, non è tanto una questione di stravolgere troppo la tradizione, ma piuttosto di rivisitarla secondo la “magia di un caleidoscopio”. Guardando attraverso questo oggetto, “vedo l'uomo Canali, sospeso in un'atmosfera senza tempo, in un'estate mediterranea che non finisce mai”, confida Andrea Pompilio.
Gli outfit presentati sono quindi chic e comodi, in materiali di lusso (lino, organza, cotone egiziano, mix lino-seta-lana) e i modelli portano delle piccole valigie vintage come borse, come se si trovassero tra due yacht. Un'originalità: giacche di uno stile un po' particolare, che si indossano come zaini grazie a delle maniglie sulle spalle.
Nessuna vera trasgressione neanche per la firma romana Fendi, con la stilista Silvia Venturini Fendi che ha fatto affidamento su valori solidi e sicuri.
Pantaloni e maglioni hanno il cappuccio, sono larghi e comodi, i colori sono opachi e alquanto tetri e ancora una volta la pelle è solo intravista. Sulla testa, berretti da golf, che si trovano abbinati a bellissime borse oversize, da portare a mano.
Della pelle, delle scarpe grosse e del pitone su grandi cappotti tipo caban. “Il look generale è chiaro e netto”, precisa la stilista, per la quale si tratta di creare una “uniforme urbana per un cittadino sentimentale”.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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