Reuters
Laura Galbiati
6 gen 2018
Alibaba: Washington blocca l’acquisizione di MoneyGram
Reuters
Laura Galbiati
6 gen 2018
MoneyGram International, specialista americano dei pagamenti elettronici, e Ant Financial Services, ramo finanziario del gigante cinese dell’e-commerce Alibaba Group Holding, hanno annunciato di aver rinunciato al loro progetto di fusione a causa dell’opposizione delle autorità americane.
In un comunicato congiunto, i due gruppi hanno spiegato che l’offerta di 1,2 miliardi di dollari (quasi un miliardo di euro) da parte di Ant Financial per MoneyGram non è stata avallata dal Comitato americano degli investimenti esteri (CFIUS), che si pronuncia sulle operazioni internazionali che potrebbero rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale.
“Malgrado i nostri sforzi di lavorare in modo costruttivo con il governo americano, è ormai chiaro che il CFIUS non autorizzerà mai questa fusione”, ha dichiarato Alex Holmes, Direttore Generale di MoneyGram. L’azione MoneyGram è scesa dell’8,5% a 12,06 dollari negli scambi post Borsa a Wall Street, il valore più basso da circa un anno.
Secondo fonti vicine alla questione, MoneyGram e Ant hanno proposto a tre riprese delle concessioni per cercare di ottenere il via libera dal CFIUS, le cui preoccupazioni riguardavano principalmente la sicurezza dei dati che potrebbero essere utilizzati per identificare dei cittadini americani.
Il veto del CFIUS rappresenta una sconfitta per Jack Ma, fondatore e Presidente Esecutivo di Alibaba, che nel gennaio 2017 aveva promesso al Presidente Donald Trump di creare un milione di posti di lavoro negli Stati Uniti.
Il governo americano ha inasprito la sua posizione sul fatto che realtà cinesi prendano il controllo di società americane nel momento in cui Donald Trump accentua la pressione su Pechino in merito al dossier nordcoreano e riguardo agli scambi commerciali.
Il CFIUS ha così bloccato il progetto di acquisizione dell’assicurazione sulla vita Genworth Financial da parte di China Oceanwide Holdings Group per 2,7 miliardi di dollari; l’acquisto del brand di mobile marketing AppLovin da parte del fondo cinese Orient Hontai Capital per 1,4 miliardi di dollari; e l‘OPA da 1,3 miliardi di dollari da parte del fondo Canyon Bridge Capital Partners sul produttore di chip Lattice Semiconductor. Il CFIUS ha invece dato il via libera nel 2016 all’acquisizione da parte di Ant Financial di EyeVerify, società americana specializzata nelle tecnologie oculari.
“L’esito più probabile al momento è che MoneyGram sarà venduta a qualche altra società, ad esempio l’americana Euronet, che in passato ha manifestato interesse in tal senso”, ha osservato Gil Luria, analista di D.A. Davidson. Ant Financial aveva ottenuto lo scorso aprile il sostegno di MoneyGram alla propria offerta, dopo aver aumentato del 36% il suo prezzo, a 18 dollari per azione, superando così la proposta concorrente e non sollecitata di Euronet Worldwide. L’offerta di Ant Financial, inoltre, era in contanti, mentre Euronet proponeva l’equivalente di 15,20 dollari in azioni.
Euronet ha dichiarato che esisteva una “logica commerciale evidente” in un avvicinamento con MoneyFram: “Sebbene continuiamo a ritenere logica una transazione con MoneyGram, nulla garantisce che un’offerta sarà presentata da parte nostra e che alla fine la transazione sia portata a termine”.
Ant Financial ha corrisposto a MoneyGram un’indennità di rottura di 30 milioni di dollari.
Greg Roumeliotis
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