Alain Afflelou acquisisce i siti Happyview.fr e Malentille.com

Di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il
16 nov 2016

Il gruppo francese Alain Afflelou, la maggiore catena di franchising ottici d'Europa, ha annunciato l’acquisizione dal gruppo M6 di due siti leader nell’e-commerce dell’ottica, Happyview.fr e Malentille.com.

Happyview.fr è uno dei primi shop online di ottica a esser stato accreditato dall’istituto francese della previdenza sociale. Il sito offre un’ampia scelta di occhiali, integrata da una tecnologia che permette la prova virtuale delle montature.

Malentille.com è invece specializzato sin dalla nascita, avvenuta nel 2006, nella vendita online di lenti a contatto, con un'offerta prodotti (lenti mensili, bimestrali, giornaliere) in grado di soddisfare le esigenze del 98% dei portatori di lenti a contatto.

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Queste acquisizioni accompagnano il lancio del gruppo nel digitale: l’app mobile dedicata alla contattologia “Alain Afflelou Contact”, disponibile dal mese di settembre, e il restyling totale del sito Afflelou.com, effettuato ad ottobre.

Il marchio francese è stato creato dall'omonimo imprenditore di origini algerine che, dopo la laurea in medicina audioprotesica, ha aperto un primo negozio di ottica e audiologia a Bouscat, alla periferia di Bordeaux, nel 1972, e si è diffuso a partire dal 1978 con i suoi primi 3 negozi in franchising. Il fatturato 2015 di Alain Afflelou è stato di circa 760 milioni di euro. Primo mercato la Francia, con 586 milioni, seguita da Spagna con 123,3 milioni e dal Belgio con 24 milioni di euro. Sono 1.395 i negozi che controlla ad oggi nel mondo, 900 dei quali in Francia. L'azienda è posseduta al 35% dal fondo Lion Capital, al 30% dalla Caisse de Dépôt et Placement du Québec, al 13% ad Apax Partners, al 13% dallo stesso Alain Afflelou, e per il restante 9% dal management aziendale.

Frédéric Poux, PDG del gruppo Afflelou, ha recentemente comunicato che negli obiettivi aziendali c'è quello di ritornare ad essere quotato alla Borsa francese entro la fine del prossimo anno (fu già quotato fra il 2002 e il 2008), ma prima ancora di procedere alle riduzione dell'indebitamento del gruppo.