Adnkronos
6 gen 2009
Al via i saldi a Firenze
Adnkronos
6 gen 2009
Mercoledi' 7 gennaio anche a Firenze inizieranno i saldi che proseguiranno fino al 7 marzo. Le date, comunicate dall'assessorato alle attivita' produttive, sono determinate dal regolamento regionale.
"I saldi sono gia' iniziati da alcuni giorni in tante altre citta' italiane ma in Toscana partiranno ufficialmente solo dopo l'Epifania - commenta l'assessore Silvano Gori - Ufficialmente, perche' in realta', chi non vuole rispettare le regole lo puo' fare, anticipando sconti e promozioni ma, soprattutto, esistono determinate situazioni dove i prezzi ribassati vengono praticati durante tutto l'anno; mi riferisco agli Outlet ed e' una disparita' che non ha ragione di esistere.
E' necessario fare al piu' presto un incontro con l'assessore regionale e le associazioni di categoria per ridefinire le regole dei saldi, delle vendite promozionali e dei criteri da rispettare. Usciamo dall'ipocrisia dei saldi anticipati sotto mentite spoglie. In questa situazione, chi paga dazio sono i consumatori e gli esercizi commerciali che rispettano le regole e che non possono vendere, a prezzi scontati al di fuori dei due periodi canonici, merci invendute. Bisogna scrivere regole adeguate a questi tempi ed a queste situazioni. E velocemente. Non possiamo perdere la partita dei saldi".
Il Comune ricorda che possono essere messi in vendita solo i prodotti a carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non sono venduti entro un certo periodo. I commercianti, durante i saldi, possono comunque anche vendere merce a prezzo pieno. Questa differenziazione dev'essere indicata chiaramente e la merce dev'essere collocata separatamente rispetto agli articoli a saldo.
Le merci poste in vendita devono avere l'indicazione del prezzo normale, dello sconto espresso in percentuale e del nuovo prezzo scontato. Contravvenendo a queste disposizioni, i commercianti possono incorrere in sanzioni amministrative da 516 a 3.098 euro.
Alcune regole da ricordare per gli acquirenti. Alle vendite a saldo si applicano tutte le norme previste per la vendita delle merci a prezzo pieno che prevedono anche l'obbligo della sostituzione di merci difettate, la garanzia. Non sono ammesse diciture come "non si cambia la merce a saldo", "sulle merci a saldo non viene accettata la carta di credito" e simili.
E' opportuno anche ricordare che non esiste il diritto di recesso per gli acquisti fatti in un esercizio commerciale. Cioe', se la taglia e' sbagliata o arrivati a casa il prodotto non ci piace piu', e' il commerciante, se vuole, a poter risolvere il problema dietro presentazione della merce e dello scontrino fiscale ma non e' obbligato a farlo.
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