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10 mag 2017
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Aimpes: continua il rilancio dell’associazione. Dati del settore in crescita

Pubblicato il
10 mag 2017

Sabato 6 maggio 2017 si è svolta a Bologna l’assemblea annuale di Aimpes (l’associazione italiana dei pellettieri). Il Presidente Riccardo Braccialini ha stilato il bilancio del secondo anno di mandato e ha presentato lo stato dell’arte del settore dell’anno 2016.

 


Il percorso dell’associazione continua su un duplice binario: determinatezza nel riacquistare centralità del ruolo all’interno del sistema moda e riposizionamento della fiera Mipel nel panorama fieristico internazionale.
 
Aimpes riafferma la propria autorevolezza con un progetto strutturato che prevede un ricco panel di servizi pensati e dedicati alle aziende associate che ha come punti fermi il sostegno alla comunicazione, commercializzazione, produzione, ma anche di contenuti non-core come il supporto fiscale, welfare aziendale, controllo dei costi e analisi della redditività e un contatto assiduo e diretto con le stesse.

In questo contesto si colloca l’importanza strategica dell’adesione di Aimpes alla neo-costituita Confindustria Moda, alla quale confluiscono le associazioni imprenditoriali aderenti: Assocalzaturifici, ANFAO (ottica), AIP (pellicceria), Federorafi (orafi), SMI (federazione dell’industria tessile) e a breve anche UNIC (industria conciaria). La Federazione esprime una realtà fortemente emblematica nel sistema industriale della moda: la sua filiera è caratterizzata da numeri significativi in termini di capacità e rappresentanza, con 67.873 aziende, 581.662 addetti, 88 miliardi di fatturato e un valore export di 54,6 miliardi, con una propensione all’esportazione del 62%.
 
Aimpes ha inoltre formalmente aderito, in qualità di socio costituente, alla Federazione Europea delle Associazioni di Pelletteria: ELGA. Oltre ad AIMPES, i soci fondatori sono le associazioni francese, spagnola ed inglese.
 
La costituzione di ELGA rappresenta un importante milestone, poiché colma un vuoto che dura da diversi anni durante i quali la pelletteria non ha avuto un organo di rappresentanza e di riferimento a livello europeo che potesse tutelare gli interessi del settore presso le istituzioni comunitarie e la Commissione.
 
Aimpes ha inoltre avuto un ruolo centrale nell’ambito dell’internazionalizzazione, che rappresenta un asset per il settore che esporta oltre il 90% della sua produzione: oltre ad una serie di attività BtoB mirate alla grande distribuzione USA (Harvey Nichols, Saks, Bergdorf) e giapponese (Isetan) svolte in collaborazione con ICE e Confindustria, ha intrapreso importanti iniziative promozionali in alcuni mercati strategici: Australia, Corea del Sud e India.
 
In particolare la Corea del Sud è stato il teatro di due momenti espositivi a ottobre 2016 e marzo 2017 nella capitale Seul e nell’organizzazione di momenti “pop up” che prevedono la vendita diretta dei prodotti italiani delle aziende di pelletteria aderenti in alcuni prestigiosi multibrand store della città.

Riccardo Braccialini


Il progetto di internazionalizzazione proseguirà con maggiore vigore nei prossimi mesi nei mercati di maggiore valenza strategica.
 
La relazione del presidente ha affrontato anche la tematica Mipel, il salone internazionale di pelletteria e accessorio moda organizzato da Aimpes Servizi e che nel corso delle ultime edizioni ha presentato un’immagine rinnovata e un’offerta qualitativa elevata. Rigorosa selezione delle aziende partecipanti, investimenti mirati, collaborazioni importanti tra le quali quelle con Camera della Moda Italiana e Camera Italiana Buyer Moda e nuovi progetti di internazionalizzazione realizzati anche grazie al contributo ICE Agenzia hanno generato un soddisfacente miglioramento qualitativo dei suoi visitatori, ha indicato Braccialini nel suo speech.
 
Nel corso della giornata è stato presentato il quadro congiunturale 2016, che segna una crescita complessiva dell’1,6%. Il fatturato dei prodotti in pelle è cresciuto dell’1,4%, con un valore poco superiore ai 5 miliardi, mentre più positivo è il trend dei prodotti in sintetico (+1,9%) e un valore di 1,4 miliardi.
 
Significativa inversione di tendenza si è verificata sul fronte dei consumi delle famiglie italiane, tornati a crescere dell’1,1% in quantità e in misura minore nella spesa (+0,2%).
 
I mercati internazionali hanno mostrato un andamento contrastante, come dimostrano USA, Emirati Arabi, e Cina. Francia e Germania confermano di essere un mercato solido per il settore, mentre tra i nuovi mercati si fa strada la Polonia.
 
L’effetto Brexit ha fortemente penalizzato l’export di settore verso il Regno Unito determinando una forte inversione di rotta del trend che negli ultimi anni aveva mostrato buona vivacità.
 
Per quanto concerne i paesi extra UE, crescono le esportazioni verso il Giappone, Hong Kong e la Corea del Sud, che si conferma un mercato di notevole interesse per la pelletteria italiana. La Russia rappresenta il dato più significativo, poiché il mercato, dopo una lunga crisi, è ripartito con segnali netti, che indicano un fatturato in espansione del 13% e un volume degli acquisti di pelletteria dall’Italia in crescita del 12,8%. Ucraina, Canada e Australia confermano l’evoluzione positiva degli acquisti dall’Italia.
 
Le importazioni sono diminuite solamente dello 0,2%. Tra i mercati dell’import italiano di prodotti in pelle, aumenta il volume d’acquisto dell’Europa dell’Est, con Slovenia, Romania e Bulgaria. Fuori dall’Europa si segnala il Vietnam, diventato il secondo mercato di approvvigionamento in volume dell’Italia dopo quello cinese.
 
"La situazione è difficile e continua ad essere instabile ma siamo ottimisti per il futuro. L'industria italiana della pelletteria è uno dei settori più performanti e in questi 10 anni ha resistito a tutte le crisi perché è solida alla base", ha commentato il Presidente di Aimpes, Riccardo Braccialini.

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