Adidas svela il suo nuovo negozio degli Champs-Elysées

Dopo molte settimane di chiusura, Adidas svela il nuovo volto del suo flagship di Parigi. Situato sui Campi Elisi, lo store è stato ristrutturato seguendo i dettami stilistici del nuovo concept del marchio tedesco, denominato “HomeCourt”, già applicato ai negozi di Pechino, Madrid, Berlino e Londra.

Si tratta di un negozio che rende omaggio all'eredità sportiva di Adidas. Dotato di una superficie totale di 2.260 m², il più grande negozio europeo del brand è stato totalmente reinventato con uno spirito industriale che vuole essere vicino all'atmosfera tipica degli stadi: pavimenti in calcestruzzo, muri grezzi e tubi a vista sul soffitto.

Dal lato del merchandising, il pianterreno ha l'ambizione di presentarsi come un tempio dello sport, mostrando tutta l'offerta che Adidas propone per questo segmento. Il piano è dedicato all'offerta lifestyle del brand, con tutti i capi della label Originals e la presentazione della collezione di Y-3.

Per il momento però questa etichetta non sarà visibile (lo sarà da quest'estate), poiché lo spazio dedicatole, della superficie di 300 m², è ancora chiuso.

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Infine, al centro di questo nuovo concept i visitatori potranno anche scoprire “Shoebase”, un bar interattivo dotato di schermi tattili che permettono di scoprire delle rappresentazioni 3D delle calzature e i dettagli del prodotto. “Shoebase” dispone anche della connettività per gli smartphone.

E ancora, sempre sul versante dell'interattività, Adidas presenta lo spazio “Mi Adidas” che consente, con l'aiuto di un venditore, di personalizzare le proprie calzature. E c'è anche uno spazio riservato al click & collect.

“La completa trasformazione del negozio n°1 del marchio in Europa rientra pienamente nell'approccio di Adidas di lasciare un'impronta nel cuore delle città-chiave del mondo. Parigi, una delle sei città fondamentali per il gruppo, costituisce una priorità per le attivazioni del marchio e per farlo così risplendere in tutto il mondo”, ha commentato Adidas.

Anne-Sophie Savenier (Versione italiana di Gianluca Bolelli)