AFP
Gianluca Bolelli
14 mar 2018
Adidas ha fatto benissimo nel 2017, ma annuncia una decelerazione nel 2018
AFP
Gianluca Bolelli
14 mar 2018
Adidas ha reso noto mercoledì di aver ottenuto un utile netto in aumento nel 2017 e un fatturato annuo record, ma ha anche dichiarato che inizia con prudenza il 2018, anno che considera il trampolino di lancio per migliorare la propria redditività e rifocalizzarsi sull'Asia, gli Stati Uniti e le vendite online.
L'anno scorso, l’utile netto del produttore tedesco di articoli sportivi è cresciuto del 7,9% in un anno, a 1,1 miliardi di euro, ha fatto sapere in un comunicato il gruppo di Herzogenaurach. Tuttavia, questo profitto è stato fortemente influenzato nel quarto trimestre dalla riforma fiscale americana (-321% in un anno).
Per quanto riguarda il fatturato, Adidas ha superato per la prima volta nella sua storia la soglia dei 20 miliardi di euro, arrivando a 21,22 miliardi di euro, pari a una progressione del 14,8%. L'utile operativo è salito del 30,8%, a 2,07 miliardi di euro.
"Il 2017 è stato un anno solido, operativamente e finanziariamente, in cui abbiamo compiuto grandi progressi per avvicinarci al nostro obiettivo: diventare la migliore azienda di sports(wear) al mondo", si è rallegrato in un comunicato il boss aziendale, il danese Kasper Rorsted.
Nel dettaglio, le vendite del numero due mondiale dello sport sono state trainate principalmente dal brand di punta Adidas, e in misura minore da Reebok, che il gruppo sta provando a rimettere sulla buona strada, fra alti e bassi, dal suo acquisto avvenuto nel 2005.
Il produttore di articoli sportivi aveva annunciato martedì sera un programma di acquisto di sue azioni per 3 miliardi di euro che proseguirà fino al 2021. Un riacquisto di azioni proprie che sarà dunque pari al 9% circa del suo capitale.
Adidas intende così restituire dei soldi ai suoi azionisti versando loro un dividendo di 2,60 euro ad azione per il 2017, contro i 2,00 euro per il 2016, un incremento pari al 30%. Il marchio delle tre strisce, la cui capitalizzazione borsistica è pari a circa 35 miliardi di euro, ha anche indicato che procederà all’annullamento della maggioranza delle azioni acquistate e che finanzierà tali programmi di riacquisto con il suo flusso di cassa netto corrente.
Il precedente programma di riacquisto di azioni da parte di Adidas, per la somma di 1,5 miliardi di euro, risale al 2014, e venne effettuato dopo una serie di profit warnings. Da quel momento, la società ha migliorato le proprie performance grazie alla guida di Kasper Rorsted, arrivato in azienda nel 2016. Il gruppo ha poi ceduto i suoi marchi del segmento golf, TaylorMade, Adams Golf e Ashwort, lo scorso anno per 425 milioni di dollari (342 milioni di euro).
Adidas ha dichiarato in un comunicato che questi nuovi riacquisti di azioni completano la politica della società di pagare un dividendo compreso tra il 30% e il 50% del reddito netto derivante dalle operazioni continue.
Per il 2018, il gruppo tedesco prevede un forte rallentamento del proprio fatturato, attorno al 10%, ma spera di migliorare ulteriormente le sue prestazioni prevedendo in particolare un aumento del margine operativo, atteso fra il 10,3% e il 10,5%, contro il 9,8% del 2017.
Rorsted dice di vedere l’esercizio 2018 come un "punto di svolta" per raggiungere gli obiettivi di redditività a lungo termine fissati per il 2020 e annuncia un anno di "crescita qualitativa".
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