Abercrombie & Fitch non sarà comprato
Messo in vendita dal suo proprietario in maggio, il gruppo Abercrombie & Fitch non passerà di mano. La firma statunitense l’ha annunciato il 10 luglio in un comunicato.
Il Wall Street Journal aveva rivelato che American Eagle Outfitters, in tandem con il fondo Cerberus Capital Management, era stato tentato di depositare un’offerta, ma la cosa non si è concretizzata, anche se la banca d’investimenti Perella Weinberg Partners aveva ricevuto un mandato per sondare il terreno a questo scopo.
Il presidente del gruppo, Arthur Martinez, ha giustificato così questa inversione di tendenza: “Dopo aver fatto un esame completo di tutti i fattori, e con l’aiuto del nostro consulente finanziario, il consiglio d’amministrazione di A&F ha deciso che il modo migliore per aumentare il valore dell’azienda per gli azionisti è di mettere in pratica in modo rigoroso il nostro business plan. (...) Ci siamo impegnati ad adottare misure forti e aggressive”. Alla Borsa di New York, il titolo della società perdeva oltre il 18% la mattina del 10 luglio a seguito di questo annuncio.
Il gruppo che gestisce 900 negozi stenta da anni a riprendersi: da 17 trimestri consecutivi mostra vendite in calo. Nell’annata 2016-17, esse sono diminuite del 5%, risultando essere di 3,327 miliardi di dollari (3,166 miliardi di euro). L’insegna Abercrombie è quella in maggiore difficoltà, visto che accusa un calo delle vendite dell’11%, mentre Hollister, il cui concept è stato riprogettato, è riuscito a rimanere stabile.
L’azienda che le fonti giornalistiche americane davano come favorita per l’acquisto di Abercrombie & Fitch, il fondo di private equity Sycamore Partners, si sarebbe nel frattempo ritirata perché circa due settimane fa ha comprato la catena di forniture di prodotti per l’ufficio Staples Inc. per ben 6,9 miliardi di dollari. Si è trattato dell’impegno finanziario più grande nella sua storia, che le ha fatto spostare l’attenzione da Abercrombie. Per di più le fonti, che hanno voluto rimanere anonime, citate dall’agenzia Reuters hanno riferito di una discrepanza tra l’offerta di Sycamore e la richiesta di A&F.
Da varie stagioni, Abercrombie & Fitch soffre di un’accresciuta concorrenza per i suoi prodotti, che proviene da una parte dai giganti della fast fashion come H&M e Zara, e dall’altra parte dalla posizione preponderante conquistata sul mercato da parte degli attori dell’e-commerce. Nel 2016, il marchio ha chiuso 54 negozi, soprattutto negli Stati Uniti, mentre sono stati inaugurati circa 20 nuovi indirizzi, tra i quali sei outlet.
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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