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Pubblicato il
7 nov 2012
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ANCI : "Delusi da UE per il ritiro del dossier Made in"
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7 nov 2012
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"Siamo rimasti fortemente colpiti e delusi dalla decisione della Commissione UE di togliere il dossier "Made in" dall'agenda 2013 alla luce della più recente giurisprudenza in tema di Wto". E' quanto afferma Cleto Sagripanti, presidente ANCI, l'Associazione nazionale calzaturifici italiani, ricordando che "ANCI non ha mai smesso di combattere questa battaglia fondamentale in difesa della dichiarazione di origine chiara e semplice, sin da quando è partita la proposta di regolamento di questa materia nel 2005 fino all'approvazione da parte del Parlamento di due anni fa".
Cleto Sagripanti |
Preoccupazione, dunque, da parte dei produttori di calzature per la recente decisione del Commissario Europeo al Commercio, Karel De Gucht, di ritirare dall'agenda dei lavori della Commissione il Regolamento per la denominazione di origine dei prodotti extra-UE, già approvato dal Parlamento nell'ottobre del 2010 a larghissima maggioranza.
Per altro, fa notare ANCI, "oltre a sconfessare la decisione presa da uno degli organi legislativi della Comunità Europea, il provvedimento nasconde, dietro la ricerca di un equilibrio del quadro giuridico, una scelta che avvantaggia in maniera sbilanciata le grandi lobby del trading e i grandi gruppi multinazionali che hanno mantenuto nella UE la sola attività commerciale a discapito delle imprese manifatturiere".
ANCI, che ha già spiegato in una lettera le proprie istanze al ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e a Lisa Ferrarini, presidente del Comitato Tecnico per la tutela del Made in Italy e lotta alla contraffazione di Confindustria, chiede "con forza al Governo di giocare in sede europea questa partita strategica per la nostra tradizione manifatturiera e le nostre imprese".
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