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APCOM
Pubblicato il
8 gen 2009
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A Milano merce in vetrina cambiata prima dell'inizio dei saldi

Di
APCOM
Pubblicato il
8 gen 2009

Merce in vetrina cambiata del tutto da un giorno all'altro per l'inizio dei saldi e sostituita con capi degli anni scorsi: è successo a Milano, dove la stagione degli sconti invernali è partita il 3 gennaio con qualche giorno di anticipo rispetto alla tradizionale data del 7. Lo denuncia il Presidente del Consiglio comunale di Milano Manfredi Palmeri.



"Il timore - dice - è che qualcuno ne approfitti per vendere capi e accessori di anni precedenti e per svuotare il magazzino. L`obiettivo è legittimo, perché i commercianti devono poter porre sul mercato la loro merce quando ritenuto idoneo, ma non può essere perseguito attraverso questa strada, perché tutto deve avvenire con la necessaria chiarezza verso i clienti.

L`assenza della data di fabbricazione sulle etichette dei capi di abbigliamento crea infatti una forte asimmetria di informazione a danno del consumatore: in Consiglio comunale abbiamo già approvato una mozione che ne richiede l`inserimento".

"In periodo di saldi - ha spiegato Manfredi Palmeri - è ancor più necessaria la piena applicazione del principio di piena informazione al cliente. In attesa di una normativa specifica anche a livello europeo che imponga l`apposizione della data (o almeno del semestre) di produzione, ci aspettiamo che i nostri commercianti adottino buone pratiche, a tutela di chi compra e della qualità dei prodotti stessi.

Chi si comporta bene non ha nulla da temere, anzi ne ha solo da guadagnare: potrebbe allora agire inizialmente su base volontaria magari indicando, a partire da questi saldi, la data in cui la merce è stata presa in carico dall'esercizio. L'opportunità di incrocio tra domanda e offerta, con reciproca soddisfazione per venditori e acquirenti, deve avvenire con la presenza di tutti gli elementi utili a scegliere".

"Nel rispetto del libero mercato, che comunque richiede trasparenza, va resa ancor più sistematica e puntuale l`attività di verifica dei prezzi - ha concluso il Presidente Palmeri - attraverso la diretta e oggettiva comparazione con quelli del periodo di vendita precedente. Il Comune, per quanto di sua competenza, deve vigilare nel migliore dei modi sulla applicazione delle normative e del provvedimento regionale del 22 novembre 2007".

Fonte: APCOM