21 nov 2016
“Visioni”: il nuovo progetto di showroom itinerante di Gabriele Veneri di SemAr
21 nov 2016
“La visione è quella cosa che ognuno ha avendo un occhio rivolto al presente e l'altro al futuro. Si sentono sempre dire frasi come 'Uniti siamo più forti', 'Bisogna unire le forze, le energie'... e noi ci siamo riusciti. Proprio da una visione di questo tipo è nata l'idea di un progetto che abbiamo messo in pratica per la prima volta al salone Gold/Italy di Arezzo”, dice a FashionNetwork Gabriele Veneri di SemAr, il creatore del nuovo spazio “Visioni” nella fiera aretina.
“Per la prima volta si è coalizzato un gruppo di designer internazionali dalle provenienze più disparate: Los Angeles (Betony Vernon), Arezzo (Goti), Barcellona (Elena Estaun), Parigi (Ivi) e un marchio romano (Anna & Alex), ma con una cultura e origini euro-newyorchesi. Nessuno di loro ha mai esposto ad Arezzo, tutti espongono durante le fashion week di Parigi, Milano e New York, tutti hanno degli showroom, fanno fiere internazionali e vendono i loro prodotti all'interno dei migliori concept store del mondo. Ognuno di loro ha un'identità fortissima. Producono gioielli in oro, argento, e in qualche collezione ci sono anche influenze di materiali in ottone, per esempio da Elena Estaun e da Anna & Alex. Tutte le pietre sono preziose con monili a 5 micron di galvanica. Ogni collezione ha la sua storia”.
“Questo progetto parte da qui e l'ho ideato io”, continua Veneri. “Questi marchi fanno produrre i loro gioielli ad Arezzo e quindi sono molto vicini al nostro territorio, tanto che il 99,9% dei gioielli esposti in “Visioni” è fatto ad Arezzo. La fiera è quindi stata scelta per lanciare questo progetto di “showroom itinerante” che nel mondo del gioiello non esiste, che potrà, si spera, diventare anche più forte di così. Del resto, loro stanno tutti bene insieme perché nessuno è concorrente dell'altro, avendo ciascuno un'identità e un DNA ben definiti e diversi uno dall'altro”.
Il ruolo di Gabriele Veneri (45 anni, ex giostratore di Porta del Foro alla Giostra del Saracino, a cui ha regalato 8 lance d’oro, Presidente di Sem.Ar, azienda di famiglia leader nei semilavorati in oro ed argento con 50 addetti e un indotto di oltre 100, ed eletto lo scorso aprile Presidente degli Orafi di CNA) è stato quello di aver unito questo insieme di persone e di aver ideato il concept, che punta a rendere più forte il legame con le tendenze del fashion.
“Sono tutti marchi di fatto ospiti di SemAr e del progetto che ho costruito, di cui son stato il regista, ma di cui loro sono i veri protagonisti. Io finanzio questo spazio e la loro partecipazione in fiera. Sono tutti miei ospiti, perché devono capire che uniti si può fare davvero di più. Anche i buyer e i negozi che vengono in questa fiera possono aprire la loro mentalità, perché è vero che c'è la crisi, però c'è anche uno spazio enorme da sfruttare. Oggi la vendita di questo tipo di gioielli è concentrata nei concept store, ma la gioielleria può diventare lo spazio naturale per un gioiello diverso dal solito e più ricercato, anche per questi prodotti dal prezzo che per tutti va dal medio al medio-alto”.
“Insomma la gioielleria per me si deve evolvere verso il format del concept store, che va anche ad inserire nelle sue proposte le realizzazioni di marchi indipendenti, e non è detto che ci debba per forza essere solo la firma che investe in pubblicità. Quello che il grande brand investe in pubblicità loro lo reinvestono in ricerca stilistica, in anima, in passione”, continua l'imprenditore aretino.
Solo Elena Estaun possiede 3 negozi monomarca, gli altri vendono in concept store o negozi di moda di tutto il mondo. Nessuno fa conto terzi. “Se questo esperimento avrà successo sicuramente verrà riproposto a Gold/Italy l'anno prossimo ed esportato nelle fiere più importanti di settore (come Basilea, Las Vegas, Hong Kong) e in quelle dell'universo fashion”, conclude Gabriele Veneri.
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